PALERMO. In quella che dal 2008 è la sede dell’associazione Libera, a Palermo, è stata allestita un’aula studio che può ospitare fino a venti persone. L’iniziativa è stata di quattro attivisti appena ventenni: Giuseppe Amato, Valentina Bruno, Nicole Contorno e Nino Morana, quest’ultimo nipote di Nino Agostino, il poliziotto ucciso dalla mafia nel 1989.
“Libera” è l’associazione nata nel 1995 dall’idea di don Luigi Ciotti. Fin dalla sua nascita si batte contro mafia e corruzione, tenendo viva la memoria di ogni singola vittima innocente della mafia e chiedendo a gran voce verità e giustizia per ciascuna di essa, non senza un impegno costante e quotidiano per cambiare la realtà delle città italiane.
L’idea di un’aula “Libera”
«Libera mi ha attratto perché la sua azione è trasversale. Antimafia non è soltanto diventare magistrati, ma è anche svolgere una serie di attività che migliorino la vita delle persone e offrano loro un’alternativa», dice Valentina Bruno, ventunenne, studentessa di Filosofia. «Antimafia è anche stare sul territorio, offrendo servizi e spazi che fungano da presìdi contro la mafia».
L’idea di creare un’aula studio nasce proprio dal confronto tra questi ragazzi, che hanno preso contezza della scarsità di spazi a disposizione degli studenti.
Un presidio sul territorio
È così che è stata concepita l’aula studio: presidio sul territorio, in un locale confiscato alla mafia e, anche grazie a questa iniziativa, rimesso al servizio della collettività, degli studenti in particolare. Per questo all’inaugurazione era presente anche Giorgio Marretta, Coordinatore della “Rete Universitaria Mediterranea”: «A maggior ragione dopo la pandemia, come studenti soffriamo molto la mancanza di spazi a noi dedicati, in cui poterci riunire per studiare, ma anche banalmente per trascorrere del tempo insieme. È la stessa battaglia che conduciamo come rappresentanti all’interno dell’università, ma che in “Libera” e in un’iniziativa come questa trova una validissima alleata».
All’inaugurazione, inoltre, sono intervenuti anche Costanza Magro (Rete degli Studenti Medi), Pietro Misilmeri (Booq – Bibliofficina di Quartiere), Mattia Mattina (Liceo “Regina Margherita”).
L’aula studio è aperta il martedì e il giovedì dalle 15:30 alle 18:30 e il sabato dalle 10 alle 16. Iniziative come quella di “Libera” non solo vanno nell’auspicabile direzione di destinare spazi di aggregazione ai giovani, ma consentono anche di fare un attivismo antimafia vivo, quotidiano; fatto non di parole e passerelle spesso vuote di significato, ma di azione e presenza concrete nel territorio.