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sabato, 3 Giugno 2023
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Un nuovo poliambulatorio a Palermo: al Don Orione un “approdo” per i fragili

Benedetti dall'arcivescovo Lorefice i locali che ospiteranno anche un punto di ascolto e un punto famiglia: "Spazi come questi contribuiscono a garantire il diritto alla salute a tutti"

Yuri Testaverde
Yuri Testaverde
Ha studiato Scienze Politiche all'Università La Sapienza di Roma. Impegnato nel mondo sociale, è stato membro attivo di diversi progetti in ambito socio-politico tra Roma e Palermo, dove ha curato le pubbliche relazioni per il network RenUrban. Dal 2018 collabora con il mensile Cntn e, da ottobre 2020, con "Il Mediterraneo 24"

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PALERMO. Al Villaggio del Fanciullo di Palermo sono stati benedetti i locali del nuovo spazio che includerà un poliambulatorio, un punto ascolto e un punto famiglia. Il momento si è svolto in occasione della ricorrenza della canonizzazione di San Luigi Orione (16 maggio 2004) e alla presenza di monsignor Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo. Il poliambulatorio è dedicato a Natale Tarantino.

“Abbiamo a cuore la cura dei più fragili e l’accoglienza verso tutti, indistintamente dal luogo di provenienza – afferma don Mimmo Napoli, parroco della chiesa “Madonna della Provvidenza”, nota a tutti come Don Orione – e questi spazi ne sono la dimostrazione concreta. A breve saranno attivi, su base volontaria, un poliambulatorio, un punto ascolto e un punto famiglia, in cui ciascun membro della famiglia che lo richiede potrà essere accolto, proprio per mantenere unita la famiglia stessa. Siamo ancora in fase organizzativa, stiamo ultimando i dettagli per poi iniziare ad accogliere”.

Don Mimmo, infine, ha voluto rimarcare il ruolo positivo e il grande cuore dei fedeli, affermando che “oggi si è potuti arrivare a tutto questo tramite donazioni private, che sono frutto della Provvidenza e di cui ci sarà sempre bisogno”.

Il principio della Provvidenza è stato ripreso, proprio durante la benedizione dei locali, da monsignor Lorefice: “Don Orione aveva il carisma di sapere riconoscere la presenza del Signore e la sua è stata una fede operante, le opere sociali nascono proprio dall’esigenza della testimonianza della fede e dall’incarnazione del Vangelo, e lui ne è stato grande testimone”.

L’arcivescovo di Palermo, infine, ha concluso con uno spunto sui temi di oggi: “Quello odierno è un periodo storico particolare, in cui si intersecano vecchie e nuove povertà, che abbraccia persone che prima non potevano definirsi poveri ma oggi sì, ed è un quadro socio-economico che si fa sempre più allarmante e degno di attenzione su più fronti. E’ un bene che possano nascere spazi come questi con la predilezione per i più piccoli, per la valorizzazione dei temi e delle esigenze delle famiglie e per gli indigenti, in quanto il diritto alla salute dovrebbe essere sempre garantito a tutti, anche se poi non sempre avviene”.

L’inaugurazione dei locali, molto partecipata, si è conclusa con la Messa, presieduta dallo stesso arcivescovo.

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