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lunedì, 23 Giugno 2025
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La nave “Madleen” catturata: a Palermo associazioni manifestano davanti la prefettura

Mobilitazione per l’incolumità degli attivisti a bordo e per chiedere alle istituzioni la cessazione degli accordi con Israele

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di Federica Chiarello
PALERMO

Presidio di fronte la Prefettura di Palermo per esprimere solidarietà agli attivisti della Madleen e chiedere a tutte le istituzioni, dal Comune al Governo di interrompere gli accordi con Israele in particolare quelli sul riarmo. Più di cento persone hanno risposto all’invito delle associazioni Voci nel Silenzio, Comunità Palestinese di Palermo, ANTUDO, Studenti in Lotta, Centro Sociale Anomalia, Caracol, Potere al Popolo Palermo, Schierarsi Palermo e Officina del Popolo.

La notte del 9 giugno è stata abbordata dall’esercito israeliano l’imbarcazione Madleen di Freedom Flotilla che è partita da Catania il 1° giugno per portare degli aiuti simbolici a Gaza come protesta contro l’embargo. A bordo Baptiste Andre, Greta Thunberg, Şuayb Ordu, Mark van Rennes, Omar Faiad, Pascal Maurieras, Reva Viard, Rima Hassan, Sergio Toribio, Thiago Ávila, Yanis Mhamdi, Yasemin Acar. Quindi, le istanze della manifestazione, organizzata in poche ore, riguardavano la garanzia dell’incolumità dell’equipaggio, il loro rilascio immediato, la restituzione dell’imbarcazione, il ripristino della legalità internazionale e l’apertura definitiva di Gaza agli aiuti umanitari. Oltre quelle già citate erano presenti altre realtà tra associazioni e partiti: Collettivo Scirocco, Rifondazione Comunista, Organizzazione giovanile comunista, Unione Sindacale di Base, Disability Pride Palermo, Presidio donne per la pace Palermo, Alleanza Verdi e Sinistra.

L’accaduto in acque internazionali è stata occasione per le associazioni impegnate da mesi contro il genocidio per chiedere una presa di posizione da parte delle istituzioni. Infatti, la delegazione di tre persone che ha incontrato il prefetto ha chiesto che il Governo italiano sospenda gli accordi con Israele, soprattutto quelli che riguardano il riarmo. Verdiana Mineo di Antudo che ha fatto parte della delegazione ha riportato l’esito dell’incontro ai manifestanti dicendo che il Prefetto di Palermo li ha ascoltati e ha risposto loro che si deve trovare una soluzione politica alla questione palestinese, che riferirà al Governo nazionale, per quanto può valere poiché egli non si occupa di politica estera.

Prima e durante il colloquio con il prefetto si sono susseguiti al microfono Zaher Darwish di Voci nel Silenzio, Rosario Becchina di Disability Pride Palermo, Barbara Evola segretaria di Rifondazione Comunista di Palermo, Leoluca Orlando deputato del Parlamento europeo, Adham Darawsha, Karim El Sadi di Voci nel Silenzio e altri. Gli argomenti trattati sono stati la legittimità del comportamento dell’esercito israeliano nei confronti degli attivisti, il modo in cui i Paesi europei stanno ignorando la violazione dei diritti umani in base al diritto internazionale, di come l’amministrazione della Città di Palermo non si impegni a contestare ciò che accade in Palestina, e la soddisfazione per la mozione approvata all’ARS per impegnarsi a portare al Governo centrale la richiesta di cessazione del genocidio, dell’ aggressione militare e l’apertura dei varchi.

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