PALERMO. Una giornata dedicata allo sport e alla legalità quella del 6 giugno nella scuola “Giovanni Falcone” del quartiere Zen. Prima la premiazione del 13° trofeo di calcio a cinque “Antonio Di Piazza” insieme alla famiglia del professore Di Piazza, alla dirigente scolastica dell’IPSSEOA “K.Wojtyla” di Catania, a Giovanni Caramazza, coordinatore regionale di educazione fisica e sportiva USR Sicilia, ai genitori del piccolo Claudio Domino, vittima innocente di mafia, al Maresciallo Davide De Novellis e al Tenente Colonnello Andrea Li Volsi (Centro Anticrimine Natura dei Carabinieri di Palermo).
Una giornata densa di ricordi e speranze per costruire un futuro migliore per questo quartiere e per la scuola colpita dal recente arresto della dirigente Daniela Lo Verde. Durante la manifestazione è stata messa a dimora una talea dell’Albero Falcone di via Notarbartolo donato dai Carabinieri del Reparto Biodiversità di Reggio Calabria e dal Centro Anticrimine Natura di Palermo di cui gli studenti del Falcone si prenderanno cura.
L’iniziativa è stata l’occasione per ricordare il piccolo Claudio Domino ucciso dalla mafia all’età di undici anni. In Aula Magna, la famiglia del professore Di Piazza insieme alle squadre partecipanti hanno premiato anche Claudio con una medaglia. I genitori Ninni Domino e Graziella Accetta lo scorso 26 maggio hanno lanciato una petizione chiedendo verità e giustizia per il figlioletto. Dopo 37 anni nessuna verità e nessun tipo di giustizia è stata fatta dagli organi competenti. Era il 7 ottobre 1986 quando a Palermo venne freddato da un colpo di pistola alla fronte, il piccolo Claudio, all’età di soli 11 anni.