TRAPANI. Ripartono con un incontro che si è svolto ieri mattina nell’aula “Vito Marino”, le attività del Biodistretto Terre degli Elimi. Presenti il sindaco Giacomo Anastasi, insieme all’assessora Caterina Marino e ad alcuni consiglieri, in rappresentanza del Comune di Petrosino, ente capofila, il presidente del Consiglio Direttivo AIAB Sicilia e vicepresidente del Biodistretto, Filippo Salerno, i sindaci dei comuni già aderenti e dei comuni che hanno manifestato interesse ad entrare a far parte del distretto, ma anche produttori agricoli, imprenditori, rappresentanti di associazioni. L’obiettivo, come è emerso dal vivo confronto tra i partecipanti, è di rimettere in moto una rete di territori che mirano a portare avanti un’agricoltura sostenibile, ecocompatibile e integrata, rispettosa dell’ambiente e capace di migliorare la qualità della vita delle comunità locali.
«I biodistretti sono una grande opportunità di sviluppo economico, sociale e culturale, perché consentono di creare una governance territoriale in cui enti locali, associazioni e produttori possono interagire per una politica comune – dichiara il sindaco Giacomo Anastasi –. Il coinvolgimento dei comuni, in particolare, è fondamentale, poiché garantisce un approccio allo sviluppo sostenibile e ad un’economia green che supera i confini della filiera fino a coinvolgere le comunità locali in azioni per il cambiamento. Il Biodistretto Terre degli Elimi è per la nostra provincia e non solo, un’importante occasione per valorizzare chi produce prodotti biologici, ma anche per sostenere una cultura agroalimentare più sensibile alla tutela dell’ambiente e, nello stesso tempo, per potenziare le performance economiche del settore. In un momento storico di profonda crisi dell’agricoltura, che necessita di essere più dinamica e sostenibile, abbiamo bisogno di favorire processi di innovazione e soprattutto di costruire alleanze per fare sistema: e il distretto rappresenta una concreta risposta a questa esigenza. C’è tanto lavoro da fare per far sì che il Biodistretto non sia un altro guscio vuoto, buono forse per la propaganda, ma inutile per chi quotidianamente e tra mille difficoltà, si impegna per portare le sue eccellenze sulle nostre tavole».
«Si riprendono i lavori dopo la lunga sosta causata dal COVID, nel Biodistretto – afferma Filippo Salerno -. In questi anni comunque il Biodistretto ha aderito al riconosciuto Distretto regionale del Cibo delle filiere e dei territori, ha realizzato il sito www.biodistrettoterredeglielimi.it e ottenuto un finanziamento da parte del Ministero dell’Agricoltura, per alcune delle aziende agricole socie di 2.200.000 euro. Di cui alcuni nell’ambito della promozione dei prodotti agricoli biologici ed altri nella ricerca e trasformazione dei prodotti. Prossimi passi sono il rinnovo del Consiglio Direttivo, il riconoscimento come Biodistretto regionale da inserire nel registro nazionale dei Biodistretti biologici e una nuova programmazione».
«Un incontro partecipato e un vivo dibattito quello nato oggi alla prima assemblea informativa del Biodistretto dopo l’interruzione dei lavori del 2019 – aggiunge l’assessora Marino -. Riprendere in mano il Biodistretto Terre degli Elimi, rientra perfettamente nell’ottica di progetto politico che mira a promuovere lo sviluppo sostenibile, la produzione alimentare di qualità e la tutela dell’ambiente. Ripartiamo dal lavoro avviato negli anni precedenti, ma dobbiamo riconoscere di avere una rete da costruire, insieme a tutti i portatori di interesse coinvolti, perché il Biodistretto si pone come nuova forma di governance territoriale, che parte dal basso e che rappresenta un patto tra cittadini, istituzioni, agricoltori e altri attori della filiera agricola per la gestione sostenibile del territorio, secondo i principi dell’agricoltura biologica».