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lunedì, 16 Giugno 2025
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Lo Sperone avrà un secondo asilo nido: ma il cantiere del primo è abbandonato

La struttura scolastica nascerà in via Laudicina, mentre sono fermi i lavori da quattro mesi in via XXVII Maggio

Lilia Ricca
Lilia Ricca
Giornalista pubblicista, laureata in "Comunicazione per le Culture e le Arti" all'Università degli Studi di Palermo, con un master in "Editoria e Produzione Musicale" all'Università IULM di Milano. Si occupa di sociale, cultura, scuola, turismo e spettacoli per diverse testate online e da addetta stampa. Scrive per "Il Mediterraneo 24" di cui è anche socia dell'impresa sociale-editrice del giornale; e ha realizzato dei reportage-inchiesta su "OrizzonteScuola" circa il fenomeno della dispersione scolastica nel quartiere Sperone di Palermo. Ha lavorato come giornalista e addetta all'accoglienza per la Fondazione "Le Vie dei Tesori", il più grande circuito di promozione del patrimonio culturale della Sicilia, nell'ambito di varie edizioni del festival culturale a Palermo, Sambuca di Sicilia e Sciacca. Nel quartiere Sperone ha anche curato con diligenza l'ufficio stampa della grande iniziativa territoriale e di comunità "Il Carro risorto delle Rosalie ribelli. Il Festino dello Sperone", con la partecipazione attiva di cittadini, scuola e associazioni. Altre importanti collaborazioni l'hanno vista impegnata come addetta stampa per l'ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando, nella campagna elettorale delle Elezioni Europee 2024; per l'Ufficio speciale del Garante regionale per i diritti dei detenuti e il loro reinserimento sociale Santi Consolo; e per il Centro antiviolenza "Lia Pipitone" a Palermo gestito dall'associazione Millecolori onlus.
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PALERMO. Mentre sono fermi e abbandonati da quattro mesi i lavori al cantiere per un asilo nido in via XXVII Maggio, nel quartiere Sperone di Palermo, in seguito ad alcune irruzioni avvenute al suo interno, sono in corso i lavori per un secondo asilo nido che nascerà nello stesso rione, in via Laudicina. Si tratta proprio del caso dello stesso sito al centro di due progetti. Un “pasticcio” del Comune di Palermo per fortuna risolto – quello di via Laudicina – denunciato nei mesi scorsi dal Movimento Cinque Stelle, dal consigliere comunale Antonino Randazzo, e dai circoscrizionali Pasquale Tusa ed Emanuela Lo Nardo, che aveva creato confusione circa due progetti finanziati col PNRR, afferenti ad un asilo nido e ad un centro raccolta rifiuti ricadenti sulla stessa area di via Laudicina.

Il cantiere per l’asilo nido di via Laudicina allo Sperone

Raccolta rifiuti o asilo per i bimbi dello Sperone?

Il cantiere per l’asilo nido di via Laudicina allo Sperone

I servizi alla primissima infanzia sono indispensabili al rione palermitano. A fronte di migliaia di piccoli della fascia 0-3 anni, e di molte donne e mamme del quartiere che hanno voglia di mettersi in gioco sperimentando una propria autonomia e indipendenza economica e affettiva, acquisendo un titolo di studio o cercando un lavoro.

Pochi giorni fa un flash mob guidato dalla preside Antonella Di Bartolo allo Sperone che con il suo Istituto scolastico ha animato un lungo corteo con oltre 1.000 persone tra bambini, genitori e personale scolastico, davanti il cantiere di via XXVII Maggio, per il primo asilo nido, spingendo con forza a chiedere: “L’asilo dov’è?”.

Intanto, va avanti il progetto dell’asilo in via Laudicina. “Attraverso una nota alla Presidenza del Consiglio di Circoscrizione spiega il consigliere M5S, Pasquale Tusa -, avevo fatto notare che in questo terreno di via Laudicina c’erano delle costruzioni in legno abusive. L’assessorato non ne era a conoscenza, hanno fatto dei sopralluoghi, e dall’inizio di quest’anno la ditta aggiudicatrice ha potuto iniziare i lavori per l’asilo allo Sperone, in via Laudicina. Si ha tempo tutto quest’anno, entro dicembre 2025 dovrebbero essere consegnati i lavori. Ci auguriamo che siano portati a termine, così da poter finalmente inaugurare il primo, o uno dei primi asili nido in questo territorio. Voglio ringraziare in particolare gli uffici tecnici del Comune, assessorato edilizia scolastica, che si sono spesi, nonostante le difficoltà, anche per problemi di salute dei RUP, nel portare a compimento il progetto.

Articolo in aggiornamento – in attesa di una replica dell’Amministrazione comunale.

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