10.3 C
Palermo
giovedì, 20 Marzo 2025
HomeCronacaProvinceProgetto Amazzone a Palermo: nuovi approcci al tumore al seno e premio alla biologa van’tVeer

Progetto Amazzone a Palermo: nuovi approcci al tumore al seno e premio alla biologa van’tVeer

Il 14 e 15 novembre le Giornate biennali internazionali sul tema “Prometeo e Cancro”, all’origine del conflitto e della cura

spot_img
spot_img

PALERMO. Il Progetto Amazzone assegna quest’anno il “Premio Luigi Castagnetta” a Laura van’tVeer, biologa molecolare e genetista clinica olandese di fama mondiale, per il suo contributo a ricerche e scoperte scientifiche che hanno un posto nei libri di testo di medicina e di oncologia e hanno contribuito e contribuiscono a migliorare la terapia del tumore al seno. Van’t Veer ha ricevuto nel 2014 il secondo premio al “Woman Innovation”, prestigioso riconoscimento rivolto alle maggiori donne della scienza nel campo dell’innovazione medico-scientifica. La scienziata, con l’invenzione del MammaPrint, ha dotato la comunità medica mondiale di uno strumento fondamentale per il “rightsizing” del trattamento del cancro al seno, consentendo ad un’ampia percentuale di pazienti di prendere in considerazione, al momento della diagnosi, la possibilità di decidere sulla necessità della chemioterapia. Col suo lavoro di ricerca nella medicina di precisione, Laura van’tVeer per prima ha dimostrato, all’inizio degli anni 2000, che i diversi profili di espressione genica del tumore della mammella sono associati a un diverso decorso della malattia e a una sua diversa aggressività, gettando le basi per consentire terapie differenti e adatte alla diversa aggressività del tumore nel singolo caso.
Gli studi di Laura van’tVeer stanno identificando i casi che traggono beneficio dall’uso di immunoterapia e quelli che invece non sono sensibili, contribuendo ancor più alla definizione di scelte individuali e potenzialmente guaritive per le donne con tumore mammario.

La premiazione, alla presenza della scienziata, avverrà il prossimo 14 novembre, alle 10, allo Steri, nell’ambito delle “Giornate Biennali Internazionali del Progetto Amazzone”, giunte alla quindicesima edizione, in programma il 14 e il 15 novembre. Un programma vasto, quello delle “Giornate Biennali Internazionali del Progetto Amazzone”. Il 14 novembre, a partire dalle ore 9, nella Sala dei Baroni del Complesso Monumentale dello Steri, alla presenza dei massimi esponenti delle istituzioni regionali e cittadine e della Scuola di Medicina e Chirurgia di Palermo, aprirà i lavori il rettore Massimo Midiri. Subito dopo il ricordo di Luigi Castagnetta, affidato all’oncologo Biagio Agostara, sarà assegnato il Premio Luigi Castagnetta 2024 a Laura van’tVeer, che terrà una lectio magistralis su “Predittori di Risposta nelle Terapie Neoadiuvanti del Tumore Mammario”.

Numerosi e qualificati gli interventi scientifici previsti nella due-giorni, introdotti dalla lettura di brani scelti dal “Prometeo incatenato” di Eschilo.Nella prima giornata il focus è sulla Medicina di precisione: dalla relazione sulla terapia del carcinoma mammario delle donne giovani a quella sulla Biopsia liquida, al ruolo del DNA e della psicologia affiancati nel progetto di guarigione. Nel pomeriggio è in programma la Tavola rotonda su “Il Mito Interroga il Presente: Le Donne/ Corpi e Visioni”. Alle 19.30 le attività si spostano allo Spazio Migra Teatro del Centro Amazzone, dove sarà rappresentato il “Prometeo liberato/Scena di una Pietà laica”, drammaturgia di Lina Prosa e regia di Vanille Fiaux con il Teatro Studio/Attrice Non. Lo spettacolo non mette in scena il “Prometeo Incatenato”, testo sopravvissuto al tempo, ma il “Prometeo Liberato”, il testo perduto, sostituito quindi dalla scrittura contemporanea e che dà alle donne il compito di liberare il titano.

La seconda giornata è focalizzata sulla prevenzione e la diagnosi precoce, il ruolo della tecnologia digitale, ma anche le disuguaglianze globali nella gestione e nella sopravvivenza dai tumori femminili, le dinamiche di genere e il diritto alla salute, e alcune testimonianze sulla differenza dei vissuti nella pratica della salute.

Da segnalare, nel pomeriggio, la tavola rotonda sul connubio tra ospedale, territorio e comunità nella cura del tumore al seno con i direttori delle Aziende Ospedaliere e ASP di Palermo e i direttori dei Dipartimenti di Oncologia, partner del Progetto Donna e Ospedale Solidale-Centro Amazzone. La rappresentazione del “Prometeo liberato/Scena di una pietà laica”, allo Spazio MigraTeatro del Centro Amazzone, in via dello Spirito Santo al Monte di Pietà, chiuderà la quindicesima edizione delle “Giornate Biennali Internazionali del Progetto Amazzone.

«Ci sono molte scommesse sulla Medicina di precisione, ovvero adattata al paziente, come pure sui nuovi strumenti diagnostici come la Biopsia liquida, il Mammaprint, e ancora sugli incroci tra digitale e patologia nel percorso terapeutico e nella prevenzione – dicono Anna Barbera e Lina Prosa, ideatrici del Progetto Amazzone -. Con questa nuova edizione delle Giornate Biennali Internazionali cerchiamo di spostarci più avanti, tentando di capire come l’avanzamento rapido della ricerca e delle conquiste tecnologiche, ormai travasate nel sistema di diagnosi e cura, sia realmente alla portata della paziente e se non ci sia sempre una distanza che è nelle mani non più del medico, ma delle politiche sanitarie locali, nella organizzazione e nell’accesso all’innovazione secondo standard di democrazia. Nel quotidiano forse sono le donne a prendere il posto di Prometeo alla rupe perché spesso la loro condanna viene dalla storia, dal disagio sociale, dalle differenze culturali, dal pregiudizio. Per questo – concludono – il Progetto Amazzone riconosce nella sua lotta contro il cancro la lotta stessa per una società diversa».

spot_img

Leggi anche

spot_img
spot_img

Ultime notizie

spot_img

Twitter

spot_img