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martedì, 18 Marzo 2025
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Cambiamento climatico: training di studenti e docenti ad Atene per “Teaching the future”

Il Centro di Sviluppo Creativo Danilo Dolci interviene a fianco dell'istituto Piazza di Palermo: online diversi materiali per una didattica, anche attraverso il gaming, su temi cruciali per il futuro del pianeta

Consuelo Maria Valenza
Consuelo Maria Valenza
Insegnante, laureata in Filosofia e Scienze della formazione Primaria all'Università degli Studi di Palermo. Ha lavorato per dodici anni presso l'ufficio stampa della Conferenza Episcopale Siciliana. Collabora con diverse riviste e giornali. Cura la comunicazione e la pubblicità di attività commerciali e non. Scrive di sociale per "Il Mediterraneo 24".
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PALERMO. Insegnare il futuro: così si chiama il progetto Erasmus Plus che oltre il Belgio, paese coordinatore, ha visto tra gli altri – Spagna, Serbia, Cipro, Grecia – anche la partecipazione dell’Italia. Partner, infatti, il Centro di Sviluppo Creativo Danilo Dolci che interviene a fianco dei docenti dell’Istituto professionale per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera Pietro Piazza di Palermo. A segnare lo start del training con le docenti e i docenti l’incontro ad Atene di tutti i partecipanti al “TTF – Teaching the Future”, durante il quale si sono definite le coordinate dell’iniziativa declinata a scuola e che a partire dal prossimo mese vedrà la sua attuazione anche nelle classi dell’Istituto palermitano.

Il progetto, definito da Unizar, per quanto riguarda la visualizzazione e i dati sui cambiamenti climatici e promosso dall’Associazione Europea dei Geografi, inserendosi nel contesto del Green Deal dell’UE e degli obiettivi globali per lo sviluppo sostenibile, approda quindi a Palermo. La sua urgenza è confermata anche dagli ultimi dati che emergono dal Report Ecosistema urbano 2023 redatto da Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia e il Sole 24 Ore. Secondo il monitoraggio su 105 Comuni capoluoghi, il capoluogo siciliano, rispetto agli indicatori per sei aree – aria, acqua, rifiuti, mobilità, ambiente urbano ed energia – ha meritato un ultimo posto che lo definisce come città tutt’altro che green. Allo stesso modo soltanto un’altra città siciliana, Catania.

L’obiettivo degli interventi prossimi, studiati e coordinati dal Centro Danilo Dolci su Palermo, è quello di formare insegnanti “che – così si legge sulla pagina online dedicata al progetto – possano a loro volta aiutare i giovani a essere informati e responsabilizzati per affrontare l’urgenza del proprio futuro, comprendendo il contesto e la scienza dietro il cambiamento climatico”.

“Gli insegnanti, durante le sessioni formative che inizieranno nelle prossime settimane, avranno – spiega Lisa Avarello, coordinatrice del progetto per conto del Centro Danilo Dolci – la possibilità sia di conoscere i più significativi approcci didattici e di apprendimento per l’educazione al clima sia di identificare i messaggi chiave e le risorse o gli strumenti importanti per l’insegnamento grazie anche alle interviste con scienziati. Saranno inoltre accessibili dati rigorosi sull’educazione ambientale e climatica anche relativamente alle azioni in corso. La certezza di una sfida così urgente – continua – passa da una rivoluzione del linguaggio e della didattica. Numerose le risorse formative e gli strumenti previsti per quattro moduli”.

Infatti, sul sito, oltre le Storymap – Un Atlante per un pianeta che cambia, I cambiamenti climatici in Antartide, Quanto verde è il tuo quartiere –  anche gli strumenti per la creazione di quiz,  lo spazio per la condivisione delle buone prassi. Poi l’ideazione di percorsi che vedano gli studenti protagonisti del cambiamento nella propria città e giochi di simulazione.

La mediateca è ricca di indicazioni. Tra i titoli, Strade C, un simulatore computerizzato gratuito che, disponibile in diverse lingue, consente attraverso proiezioni di comprendere gli impatti climatici a lungo termine delle riduzioni delle emissioni di gas serra nazionali e regionali a livello globale. E per gli studenti delle classi della primaria numerosi i giochi di simulazione: “Mantieni la calma”, in cui il sindaco di una città mondiale deve fare delle scelte su come investire il denaro per favorire la crescita economica senza  trascurare il benessere dei cittadini e la vivibilità in termini ecologici dello spazio urbano; poi Nemesi o Il mio futuro costiero o Mission 1.5, il gioco creato dal Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite con lo scopo di incoraggiare gli studenti ad affrontare la sfida del  riscaldamento globale.

A disposizione, quindi, ma non solo dei docenti dell’Istituto Pietro Piazza di Palermo, ma di quanti vorranno ritrovare in un unico spazio quanto necessario – dati, simulatori, giochi, proiezioni,  strumenti e risorse – per “insegnare il futuro” e per contribuire a farsene un’idea. Sicuramente più sostenibile e più vivibile.

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