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sabato, 26 Aprile 2025
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La musica di 600 studenti per la chiusura di “Panormus. La scuola adotta la città”

Il progetto del Comune di Palermo, nato nel 1994, e quest'anno dedicato ai 400 anni del ritrovamento delle spoglie di Santa Rosalia

Lilia Ricca
Lilia Ricca
Giornalista pubblicista, laureata in Comunicazione per le Culture e le Arti all'Università degli Studi di Palermo, con un master in Editoria e Produzione Musicale all'Università IULM di Milano. Si occupa di cultura, turismo e spettacoli per diverse testate online e da addetto stampa. Scrive di sociale per "Il Mediterraneo 24"
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PALERMO. Seicento studenti sulla scalinata del Teatro Massimo per una mattinata di musica e festa: si conclude così la XXVIII edizione di «Panormus. La scuola adotta la città», il progetto del Comune di Palermo nato nel 1994 e quest’anno dedicato a Santa Rosalia in occasione del 400º anniversario del ritrovamento delle spoglie.

Nel corso della cerimonia, una delegazione di alunni e alunne di 13 istituti a indirizzo musicale ha riconsegnato simbolicamente le chiavi di Palermo al Sindaco Lagalla.

«Panormus è un progetto che lega la scuola alla città e che ne valorizza il patrimonio artistico, educando i ragazzi al senso civico attraverso la conoscenza e la protezione del territorio. Ho avuto modo di fare visita ad alcune tappe del progetto, dal centro alla periferia, convincendomi ancora una volta del grande valore etico e sociale che questa attività ha sugli studenti e sulle loro famiglie, grazie anche all’impegno dei docenti che ringrazio, così come gli uffici dell’assessorato all’Istruzione», ha commentato il Sindaco.

«Da tanti anni Panormus porta felicità e giovinezza musicale all’interno del Teatro Massimo. Gli studenti sono gli agenti del rinnovamento della società e per un’istituzione culturale come la nostra è importantissimo, oltre che un onore, dare spazio a questi giovani colleghi», ha aggiunto Marco Betta, Sovrintendente della Fondazione Teatro Massimo.

Durante tre fine settimana di maggio (3-5, 10-12 e 17-19) migliaia di studenti, dai piccolissimi della fascia 0-6 anni ai più grandi delle scuole superiori, hanno adottato 43 siti connessi al culto di Santa Rosalia: chiese, vicoli, musei, oratori, e ancora santuari, quadri, murales ed edicole votive.

«Anche questa XXVIII edizione è stata un successo», ha spiegato Aristide Tamajo, assessore all’Istruzione del Comune di Palermo. «Panormus è più di un semplice progetto: con trent’anni di storia è entrato nel cuore della comunità educativa e scolastica palermitana e oggi è il frutto del lavoro di docenti, alunni, dirigenti e naturalmente dei nostri uffici dell’assessorato Istruzione che ringrazio per avere dato vita a una manifestazione bellissima».

Panormus è un progetto organizzato interamente dall’Ufficio scuole dell’obbligo e contrasto alla dispersione scolastica del Comune di Palermo, guidato dalla dirigente Maria Giovanna Sparacino. Quest’anno alla realizzazione hanno collaborato la Curia e le diocesi, la Soprintendenza ai beni culturali regione Sicilia, la Fondazione Teatro Massimo, l’assessorato comunale alla Cultura, l’Assessorato regionale Beni Culturali, la GAM, Civita, la Polizia municipale, l’Ufficio comunale mobilità e traffico, la Reset, la Rap, l’Ufficio comunale Ville e giardini, la Questura e la Prefettura.

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