Sono stati i giovanissimi Andrea ed Emily, accompagnati dalle insegnanti Carmela Agliata, Irene Cavarretta e Maria Luna, a rappresentare l’Istituto comprensivo Lombardo Radice – dirigente Francesco Paolo Camillo – nei giorni scorsi. I due studenti e le insegnanti hanno preso parte, presso la Sala Conferenza dello Spazio Europa della Capitale, alla cerimonia di premiazione delle Azioni vincitrici della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR) 2022.
Su migliaia di Azioni presentate dagli istituti scolastici nazionali, “RE-TEXTILE: I TESSUTI VANNO IN SCENA” è quella che, documentata da foto, video e descrizione del percorso, è stata selezionata dal Comitato promotore nazionale, accreditando l’Istituto palermitano come finalista per la categoria Scuola.
Non è il primo anno che il Lombardo Radice partecipa alle proposte SERR. Per questa XIV edizione, cui tema è stato “Tessile circolare e sostenibile. I rifiuti sono fuori moda”, dal 19 al 27 novembre scorso, oltre le conferenze, le tavole rotonde è stato realizzato il “Telogiornale” per approfondire, a mò di format televisivo, la riflessione valutando così le conseguenze di errati comportamenti dell’industria tessile sull’ambiente.
Ma di vero rilievo e slancio è stato “RE-TEXTILE”, l’azione-progetto che ha previsto la realizzazione nel plesso Mazzini e nel plesso Lombardo Radice di un vero e proprio laboratorio sartoriale permanente, spazio in cui i ragazzi della primaria e della secondaria di primo grado, come fossero giovani stilisti e sarti, hanno ideato e prodotto capi di abbigliamento e accessori riparando, ricondizionando e trasformando abiti e tessuti usati con la conseguente riduzione dei rifiuti e ulteriore riduzione di sfruttamento di materie prime tessili.
Nel laboratorio gli studenti hanno attivato un ciclo intero di produzione: partendo dal “rifiuto tessile” come materia prima seconda hanno realizzato un nuovo capo di abbigliamento o un nuovo accessorio. Le magliette sono diventate borse e collane, alcuni abiti hanno rivissuto come abiti di scena ed elementi di scenografia, altri sono stati rimessi in vendita e il ricavato è stato destinato ad associazioni impegnate nel sociale.
Il “rifiuto tessile” così trasformato dalle loro idee e dal loro impegno ha avuto nuova dignità diventando risorsa a favore di un’economia circolare. Ad ognuno dei nuovi capi, inoltre, è stata cucita “un’etichetta”, che ideata, progettata e realizzata è stato l’ultimo step nel confezionamento dei capi e degli accessori.
Come in tutte le produzioni di moda anche la sfilata, allestita successivamente, ha reso conto di un grande lavoro di squadra, raccontato tappa per tappa anche dal video realizzato da Vincenzo Sapienza, che ha visto fianco a fianco insegnanti e studenti, alunni della primaria e alunni della secondaria di primo grado, genitori che hanno messo a disposizione risorse materiali e competenze. La prima passerella è stata proprio la scuola: qui compagni, colleghi e dirigente hanno applaudito i giovani stilisti che per l’occasione si sono improvvisati anche truccatori, modelle e modelli, giornalisti e fotografi.
Per dare ragione dell’uso e riuso che un “rifiuto” consente, infine, il 25 novembre “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne” gli “stracci” sono diventati opera d’arte a reinterpretazione della “Venere degli stracci” di Michelangelo Pistoletto.
Un cumulo di tessuti si è alzato all’ingresso della scuola, denunciando in quello starsene di “pezze” la mercificazione della figura femminile, costretta ancora e ovunque a farsi pezza, straccio, merce. Davanti alla Venere si sono sollevate, animando l’installazione, le mani di uno studente che con un drappo rosso, quasi fosse un grido ha ben detto che ogni violenza a danno della donna deve cessare.
Ideazione, progettazione, confezionamento, sfilata, installazione artistica: questi i momenti del percorso dell’Azione che è valso l’accreditamento dell’Istituto palermitano come finalista e che ha soprattutto riconfermato il ruolo della scuola nella società: laboratorio permanente di sempre nuove idee che ripensano la comunità come una famiglia capace di una storia prossima migliore.