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martedì, 30 Maggio 2023
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Mare Jonio, salvate 208 persone nel Mediterraneo. Due siciliani nel team

La ricerca e il soccorso grazie alle segnalazioni di Alarmphone. Adesso la richiesta di un porto sicuro

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PALERMO. Due interventi nel Mediterraneo: 208 persone salvate. La Mare Jonio ha effettuato due operazioni nelle ultime ore.
La prima è durata quattro ore e ha permesso di soccorre oltre 100 tra donne, uomini e minori in fuga dalla Libia. “Erano su una barca in legno che stava affondando, alcuni erano già in mare e sono state recuperate. Ora sono tutte in salvo”, fa sapere l’ong Mediterranea Saving Humans. La ricerca e il soccorso di queste persone in grave pericolo di vita sono state rese possibili grazie alle “puntuali segnalazioni che Alarmphone aveva inviato a tutte le autorità competenti, senza ottenere alcuna risposta”.
Il secondo intervento di soccorso è stato effettuato questa mattina in favore dei migranti che si trovavano a bordo di una barca in legno in pericolo: 107 persone in fuga dalla Libia, tra cui 14 donne e due bimbi minori di un anno. Adesso sono complessivamente 208 in salvo sulla nave. E la richiesta è quella di “un porto sicuro di sbarco”.

Chi sono i due siciliani nel team della Mare Jonio

La nave è salpata nei giorni scorsi dal porto di Trapani. Sono due i siciliani a bordo. A capo della missione una palermitana di 35 anni, Sheila Melosu, dai 18 ai 28 anni attivista e volontaria di Emergency, diventando referente del gruppo di Palermo. Quando nel 2019, al ritorno dalla terza missione, la nave ‘Mare Jonio’ è arriva a Palermo, Sheila ha iniziato a occuparsi della logistica e dello shipping management. Davide Dinicola, 33 anni, ha abitato da sempre a Messina, ed è il primo ufficiale. È salpato per la prima volta a 23 anni quando ha conseguito il diploma nautico all’istituto Caio Duilio di Messina. Ha lavorato come marinaio sulle navi mercantili e poi come primo ufficiale sugli yacht di lusso. La svolta durante un viaggio nel Mar Egeo quando, diretto ad Atene, ha avvistato un corpo galleggiante in mezzo al mare, in stato di incoscienza. La sua insistenza per salvarlo, finché lo si è riuscito a rianimare. Da qui la decisione di abbandonare il mondo delle imbarcazioni di lusso per entrare in quello delle navi di soccorso. Così si è avvicinato a Mediterranea e al soccorso civile in mare.

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