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sabato, 3 Giugno 2023
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Premio letterario Andromeda e spettacolo di solidarietà: un sostegno a giovani migranti e ragazze madri rifugiate

Raccolti alcuni fondi, durante la kermesse a Palermo, per sostenere persone migranti che sono rimaste fuori dal sistema di accoglienza. Tra i presenti, aiutati dall'associazione "Prima gli ultimi", due ragazze originarie di Nigeria ed Eritrea e Mohamed del Gambia, che studia scienze infermieristiche

Serena Termini
Serena Termini
È nata il 5 marzo del’73 e ha tre figli. Dal 2005 è stata la corrispondente dell'agenzia di stampa nazionale Redattore Sociale con cui oggi collabora. Da sempre, ha avuto la passione per la lettura e la scrittura. Ha compiuto studi giuridici e sociologici che hanno affinato la sua competenza sociale, facendole scegliere di diventare una giornalista. Ciò che preferisce della sua professione è la possibilità di ascoltare la gente andando al di là delle prime apparenze: "fare giornalismo può diventare un esercizio di libertà solo se ti permettono di farlo".

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PALERMO – La cultura e l’arte musicale va a sostegno degli studenti immigrati e delle ragazze madri rifugiate che vivono a Palermo. È stato questo il fine della kermesse del primo Premio Letterario Andromeda e dello spettacolo di solidarietà, organizzati dal club culturale Andromeda e dall’associazione Prima gli Ultimi. Nessuno è straniero che si è svolta ieri pomeriggio nella sala De Seta dei Cantieri culturali della Zisa.
Lo spettacolo, infatti, ha permesso di raccogliere alcuni fondi destinati a giovani migranti e ragazze madri rifugiate che sono rimasti fuori dal sistema di accoglienza; alcune somme raccolte serviranno per accompagnare i giovani migranti che stanno proseguendo gli studi universitari e altre per intervenire in tutte le situazioni di particolare difficoltà che molti di loro ogni giorno vivono.

Il presidente dell’associazione, il notaio Salvatore Abbruscato insieme alla scrittrice Sandra Guddo hanno presentato il Premio Letterario Andromeda, premiando  con attestati e riconoscimenti poeti e scrittori. Le poesie ed i racconti brevi, lontano da ogni retorica, hanno affrontato tanti temi come l’immigrazione, il dramma della guerra in Ucraina, la figura della donna, la solitudine, l’attenzione per la natura e gli spazi cittadini. Alcune poesie e parti dei racconti premiati sono stati letti ed interpretati dagli stessi autori. Per i racconti sono stati premiati, Daniela Roberto, Matteo Stracquadanio, Pierangela Castagnetta e Palma Civello. Per le poesie sono stati premiati Giuseppe Macauda con la lirica “Il respiro del tempo”,  Nicolò Tortorici con “Autunno” e Maria Tindara con “Iris e rose”.

“Siamo molto contenti di avere avviato questa prima edizione del Premio Letterario Andromeda  –  ha detto Salvatore Abbruscato, presidente del club Andromeda – che è riuscita a coniugare insieme la cultura con la solidarietà ed il divertimento”.

“Abbiamo esaminato, con nostro grande piacere poesie e racconti molto belli – ha aggiunto la scrittrice Sandra Guddo che è stata anche presidente della giuria –  e di grande pregio. I lavori  sono arrivati non solo dalla Sicilia ma da tutta Italia e questo ci ha riempito di soddisfazione”.

Tra i giovani migranti presenti che vengono seguiti dai volontari dell’associazione ‘Prima gli ultimi. Nessuno è straniero’ erano presenti due ragazze rifugiate con minori, rispettivamente originarie di Nigeria ed Eritrea che, attualmente stanno facendo un tirocinio come assistenti socio-sanitarie. Oltre a loro era presente pure Mohamed, proveniente dal Gambia che studia al primo anno di scienze infermieristiche. Il giovane, che oggi è seguito da un professionista, durante il viaggio per raggiungere l’Italia  ha visto morire amici e compagni nel deserto e, in Libia è stato dentro le carceri. “Sono molto emozionato – ha detto Mohamed – di essere qui con voi. Non è facile per noi andare avanti ma, grazie all’Italia che mi ha salvato, oggi la mia vita è diversa“.

“Siamo un’associazione di volontariato, nata un anno e mezzo fa, che vuole aiutare gli immigrati in difficoltà. Le emergenze per questi giovani sono tantissime perchè si tratta di persone molto fragili e sole che, spesso, faticano molto ad integrarsi realmente e pienamente nella società – ha detto Rino Canzoneri, presidente e fondatore dell’associazione Prima gli Ultimi. Nessuno è straniero -. Sono loro l’anello più debole della nostra società che, dopo un passato drammatico e sofferto, oggi cercano di costruire un futuro dignitoso nella legalità. Non sempre questo è facile perché, a volte, hanno una situazione lavorativa precaria e parecchi problemi legati al riconoscimento dei diritti civili. Proprio per questo, pertanto, oltre ai contributi economici, c’è bisogno di avere persone che, donando il loro tempo, li accompagnino nella risoluzione dei principali aspetti burocratici e famiglie di appoggio che aiutino le ragazze madri a rendere meno difficoltoso il loro percorso di integrazione. Grazie a volontari e donatori, oggi, cerchiamo di restituire a questi giovani la fiducia e la speranza che meritano. Ricordiamoci sempre che la solidarietà fa bene a chi la riceve, ma soprattutto a chi la fa”. 

La manifestazione, nei suoi momenti artistico-musicali ha avuto, tra gli altri, la partecipazione straordinaria dell’attore e cabarettista Dario Veca. Oltre a lui, si sono esibiti i cantanti e musicisti Alfonso Gagliardo, Pietro Giovenco, Giuseppe Boschi, Giovanni Sozzi, Tina Liga Mauro, Rosanna Roccamatisi e Liborio Martorana.

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