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sabato, 22 Marzo 2025
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Illuminato allo Sperone il murale di Biagio Conte: “Profondo legame con il quartiere”

L'iniziativa della Seconda Circoscrizione e della Comunità Parrocchiale Roccella-Sperone in occasione del primo anniversario della morte "dell'angelo dei poveri"

Lilia Ricca
Lilia Ricca
Giornalista pubblicista, laureata in Comunicazione per le Culture e le Arti all'Università degli Studi di Palermo, con un master in Editoria e Produzione Musicale all'Università IULM di Milano. Si occupa di cultura, turismo e spettacoli per diverse testate online e da addetto stampa. Scrive di sociale per "Il Mediterraneo 24"
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PALERMO. Illuminato nel quartiere Sperone di Palermo, il murale che ritrae Fratel Biagio Conte, realizzato un anno fa dall’artista Igor Scalisi Palminteri e inaugurato il 12 febbraio 2023.

Nel primo anniversario della nascita in cielo del missionario laico, che ricade in questi giorni, con tre giorni di celebrazioni organizzate dalla Missione Speranza e Carità da lui fondata, quella allo Sperone è un’iniziativa della Seconda Circoscrizione del Comune di Palermo, della Comunità Parrocchiale Roccella-Sperone di Don Ugo di Marzo, del sindaco Roberto Lagalla con il supporto di AMG Energia.

Per la periferia palermitana, Fratel Biagio nutriva un profondo sentimento di speranza e rinascita fin dall’inizio della sua missione come frate laico. In questo quartiere, proprio davanti il palazzo che ospita il murale, in viale Giuseppe Di Vittorio, all’inizio della sua attività poco più di trent’anni fa e con l’aiuto di alcuni volontari, Fratel Biagio aveva posizionato una croce.

“Ringraziamo il Sindaco e Amg per avere accolto la nostra richiesta fortemente voluta dalla Comunità Parrocchiale di San Marco e dalla cittadinanza tutta, ci auguriamo che la luce che emani Biagio Conte possa rendere migliore questo territorio”, dichiarano il presidente della Seconda Circoscrizione Giuseppe Federico e la consigliera comunale Teresa Leto.

Una luce dunque che illumina il volto del missionario che ha dato la sua vita per i poveri e i considerati “ultimi”. Il suo volto nel murale, dal titolo “Quello che rimane dopo una mareggiata”, è rivolto verso Monte Pellegrino, che ospita il Santuario di Santa Rosalia. Alla Santa, quest’anno, la città dedicherà le celebrazioni dei 400 anni della devozione.

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