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sabato, 22 Marzo 2025
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Con Confintegra integrazione e impresa: lotta ad abusivismo e illegalità

Associate almeno 300 imprese della provincia di Palermo, a fronte delle 30.000 in Sicilia, guidate da stranieri

Lilia Ricca
Lilia Ricca
Giornalista pubblicista, laureata in Comunicazione per le Culture e le Arti all'Università degli Studi di Palermo, con un master in Editoria e Produzione Musicale all'Università IULM di Milano. Si occupa di cultura, turismo e spettacoli per diverse testate online e da addetto stampa. Scrive di sociale per "Il Mediterraneo 24"
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PALERMO. Nasce “Confintegra”, la nuova associazione di Confcommercio Palermo per l’integrazione e lo sviluppo delle imprese di imprenditori stranieri presenti nella provincia. L’atto costitutivo è stato firmato nella sede di Confcommercio alla presenza della presidente Patrizia Di Dio: il presidente di Confintegra è l’imprenditore cinese Han Guangrong.

Un’iniziativa assolutamente innovativa nel panorama delle associazioni datoriali di categoria, fortemente voluta dalla presidente Di Dio per intercettare una domanda sempre più rilevante. In Sicilia, infatti, sono presenti circa 30.000 imprese guidate da stranieri.

Nello specifico, secondo l’ultimo censimento, a Palermo risiedono oltre 25.000 stranieri in rappresentanza di 132 paesi, con una forte rappresentanza di cittadini di Bangladesh, Sri Lanka, Romania, Ghana, Filippine, Cina, Marocco e Albania. Diverse le reazioni positive dalle istituzioni locali.

Cos’è Confintegra?

Confintegra conta di associare almeno 300 imprese a conduzione straniera a cui Confcommercio Palermo offrirà assistenza e consulenza in materia di contratti di lavoro, assistenza tecnica in campo legale, fiscale, finanziaria, amministrativa e contabile.

L’assistenza riguarderà anche la formazione e l’aggiornamento professionale, l’innovazione tecnologica e organizzativa, l’accesso ai finanziamenti anche comunitari, le informazioni relative alle legislazioni di settore, la promozione e lo sviluppo del commercio elettronico e la sicurezza sul lavoro.

“Una completa integrazione spiega Patrizia Di Diopassa anche dall’inserimento nel tessuto economico della città innanzitutto nel rispetto delle regole. Ci sono parecchie realtà rilevanti, imprenditori disposti a investire, che desiderano mettere radici in città e che ci chiedono sostegno e accompagnamento in questo percorso di sviluppo, che è pure un modo per dire indirettamente “no” a fenomeni come abusivismo, degrado ed illegalità diffusa a cui spesso assistiamo e che non rispecchiano il modello di città, di decoro e di bellezza che auspichiamo.”

“Le attività commerciali di molti extra comunitari, oltre a produrre reddito e opportunità di lavoro, hanno contribuito alla rivitalizzazione di zone della città e della periferia che erano avviate verso un processo di desertificazione acuito oltretutto dalla grave crisi del commercio di questi anni.

Da Palermo parte un segnale innovativo che sono certa non resterà isolato: è una risposta concreta anche al tema dell’accoglienza e dell’integrazione tra popoli che nel tempo servirà ad attrarre nuovi investimenti e a favorire anche uno sviluppo turistico e di immagine”.

L’apporto della comunità cinese

Il presidente Han Guangrong, 45 anni, uno dei principali promotori della costituzione di Confintegra, è anche presidente dell’associazione “Cinesi d’Oltremare” di Palermo, con sede in via Lincoln, una comunità che conta circa 3.000 cinesi residenti a Palermo e provincia, circa 400 attività commerciali operanti soprattutto nei settori del commercio e della ristorazione e che dà lavoro a quasi 1.000 persone, 300 delle quali palermitane.

“L’idea era nata già un paio d’anni fa ma la pandemia ha rallentato il progetto”, racconta Guangrong. L’obiettivo è quello di sviluppare sinergie utili e in Confcommercio Palermo abbiamo trovato quel supporto che cercavamo e che sarà prezioso per la nostra crescita imprenditoriale.

È un ulteriore tassello che dimostra non soltanto la nostra volontà di una completa integrazione sul territorio ma anche la disponibilità a contribuire fattivamente al coinvolgimento di tutte le comunità straniere presenti in città e con cui c’è già un dialogo avviato.

“Grazie anche alla recente visita del presidente Xi Jinping c’è sempre più attenzione alla realtà palermitana e molti connazionali che vivono nel Nord Italia stanno già valutando la possibilità di nuovi investimenti al Sud”.

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