PALERMO. “Cosa significa governare? Significa assumersi la responsabilità delle cose che accadono, cercare di prevenire quelle negative e di accelerare quelle positive. Governare è porsi davanti a tutti i problemi e cercare di scegliere sempre il titolo (come quello dei libri) che può impattare in modo maggiore sulla comunità, e poi operare perchè le scelte possano essere quelle ritenute più giuste in quel momento e rispetto agli strumenti che hai in mano.”
A rispondere è il sindaco di Palermo Roberto Lagalla durante l’assemblea degli studenti e dei docenti a conclusione de i “Classici in strada”, iniziativa all’undicesimo anno, che ha già messo assieme una rete di 27 scuole e di associazioni del territorio, dedicata quest’anno alla partecipazione democratica e al prendere la parola in assemblea. L’iniziativa civica e letteraria che prende spunto dai classici greci, ha preso il titolo quest’anno “Chi ha da dire qualcosa di utile per la città?”.
Un’agorà cittadina, dunque, aperta al territorio, si è svolta all’ex Noviziato ai Crociferi a chiusura dell’edizione 2025 dei Classici in strada per discutere insieme, studenti, docenti e Amministrazione, sui problemi della città.
Il sindaco ha posto l’accento sul valore dello studio e della conoscenza, sull’educazione alla conoscenza senza pregiudizi, perchè solo chi studia e conosce è preparato meglio degli altri ad affrontare la realtà, si prepara al lavoro, alla dignità della propria vita e del proprio essere. Accento sul valore delle relazioni e sulla violenza giovanile, sul verde pubblico e lo sport, come gli interventi su Bonagia e i nuovi spazi sportivi playground che stanno nascendo in città, infine sulle nuove assunzioni di RAP per l’intervento sui rifiuti in città.
“Perchè attecchisce la mafia nei nostri Paesi, nei nostri quartieri? – chiede il sindaco Lagalla, rivolgendosi alla platea di studenti, dirigenti e docenti -. In una parte d’Italia che è certamente meno ricca di altre parti d’Italia, dove agisce pure, ma ad altri livelli e per altre motivazioni. Qui attecchisce quella che nasce spesso dal reclutamento di chi non avendo nulla è disposto a tutto. Ed è disposto pure per esempio a vendere la morte a dei propri coetanei che non conoscono quanto grave e mortale sia assumere la droga. Ecco perchè la scuola è importante, ecco perchè gli insegnanti vanno sempre rispettati, protetti, valorizzati, perchè sono coloro che conducono alla dignità della vita e al conseguimento della pienezza della persona, i bambini, i ragazzi, i giovani, perchè possano essere cittadini di domani, essendo cittadini possono essere anche governanti di domani.”
Ad intervenire e rivolgere le proprie domande al sindaco e all’assessore comunale alle politiche giovanili Fabrizio Ferrandelli, presente anche lui all’agorà dei Classici in strada, sono le studentesse e gli studenti dell’Istituto comprensivo “Lombardo Radice”, che hanno costruito un acrostico sulla parola ‘democrazia’, che per loro significa: diritto, eguaglianza, insieme, popolo, conoscenza, partecipazione, pace, collaborazione, aiuto e accoglienza. I bambini e le bambine hanno chiesto d’istituire un’assemblea dei bambini e dei ragazzi, col sindaco, una volta all’anno, perchè anche quello di essere ascoltati e ascoltare è un diritto dell’infanzia.
Hanno partecipato gli studenti e le studentesse della Direzione Didattica “Garzilli-Trinacria”, che hanno “assicurato il proprio impegno per questa città”, ma “per essere felici – hanno detto -, abbiamo bisogno di armonia, bellezza e cura. Non avete anche voi gli stessi desideri?” hanno chiesto al pubblico e agli amministratori.
Mentre una rappresentanza del Liceo Classico “Meli” ha chiesto “perchè Palermo nonostante le sue risorse è agli ultimi posti per qualità della vita?”, studenti dell’Istituto “Galilei” hanno posto l’accento sul problema degli stupefacenti e della microcriminalità, soprattutto nelle periferie. Gli studenti del Liceo Scientifico “Benedetto Croce” hanno parlato di violenza giovanile e sulle donne, chiesto di un piano sull’educazione sessuo-affettiva, ma hanno anche fatto un riferimento ai rifiuti in città. Gli studenti dell’Istituto comprensivo “Guglielmo Marconi” hanno parlato di ambiente e di spazi scolastici che mancano, mentre il Liceo delle Scienze Umane e Linguistico “De Cosmi” ha acceso i riflettori sul Parco Villa Turrisi, sul traffico, e sulla raccolta differenziata che non c’è nella vicina periferia del Cep. Presenti anche studenti e studentesse dell’Istituto comprensivo “De Gasperi-Pecoraro” che studiando Calvino hanno riflettuto sulle “Città invisibili” pensando alla città di Palermo e al valore di essere cittadini prendendosi cura anche dei semplici marciapiedi e del numero dei cestini e dei cassonetti dell’immondizia.
L’assessore Ferrandelli ha citato la Legge regionale n.19 del 2024, i cui decreti attuativi sono arrivati da poco, e consentiranno di rendere obbligatorio che si creino dei Consigli comunali dei ragazzi. “Da settembre faremo un avviso aperto per selezionare studenti che prenderanno parte al Consiglio”, dice Ferrandelli. “Mentre per i giovani dai 16 ai 35 anni ho presentato la proposta d’istituire una Consulta giovanile. Già in prima discussione in Consiglio comunale, dovrebbe essere votata la settimana prossima. Prevediamo che su tutte le questioni che riguardano i giovani bisogna ascoltare una rappresentanza di 150 giovani della città. Un rappresentante per ogni scuola superiore, il più votato della propria scuola, entrerà a fare parte della Consulta. Stiamo dando opportunità anche a chi non fa parte di associazioni e organizzazioni, di aderire, con un numero minimo di 30 firme, alla Consulta, in rappresentanza dei gruppi informali.”
A proposito di Palermo agli ultimi posti per qualità della vita: “In un solo anno – ha risposto l’assessore alle politiche giovanili -, Palermo ha guadagnato 27 posizioni in materia di crescita occupazionale giovanile, 3 volte in più delle altre città d’Italia; soprattutto su tema innovazione, abbiamo guadagnato 20 posizioni mondiali e siamo tra le 20 città al mondo scelte dai nomadi digitali. Ai Cantieri Culturali della Zisa abbiamo aperto quest’anno due sportelli, uno digitale che racconta ai giovani sulle opportunità d’investire in città e li sostiene con interventi a fondo perduto. Un altro sportello sull’autoimprenditorialità è stato creato per il microcredito. Entro dicembre Palermo, tra cinque città italiane, aprirà un hub innovation sempre ai Cantieri, allo Spazio Tre Navate.”
Su droghe e violenza giovanile, Ferrandelli ha fatto riferimento al progetto “Sana Movida”, presentato di recente. “L’obiettivo – conclude l’assessore -, è di sensibilizzare al rispetto del senso civico e alla convivenza tra i giovani che frequentano i luoghi cittadini di ritrovo notturno. L’intento dell’iniziativa non è quello di mettere in atto politiche repressive o di militarizzazione della città, né di volersi sostituire alle Forze dell’Ordine, ma di attivare una rete di ‘sorveglianza attiva’, con ricercatori, volontari, psicologi e operatori sociali in campo, per fare in modo che in ambienti dove sono presenti una grande quantità di giovani che si riuniscono per divertirsi e socializzare non si possa passare in breve tempo a episodi tristemente noti come quelli di Monreale.”