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sabato, 21 Giugno 2025
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Minori senza identità: in Sicilia il maggior numero di bambini scomparsi

Secondo i dati della Banca Mondiale, in Italia sono milioni le persone senza identità, con la Sicilia al primo posto per numero assoluto di minori scomparsi. Lo segnala un report di Kiwanis - Distretto Italia San Marino presentato nel corso di un incontro con le maggiori autorità locali, regionali e nazionali

Lilia Ricca
Lilia Ricca
Giornalista pubblicista, laureata in "Comunicazione per le Culture e le Arti" all'Università degli Studi di Palermo, con un master in "Editoria e Produzione Musicale" all'Università IULM di Milano. Si occupa di sociale, cultura, scuola, turismo e spettacoli per diverse testate online e da addetta stampa. Scrive per "Il Mediterraneo 24" di cui è anche socia dell'impresa sociale-editrice del giornale; e ha realizzato dei reportage-inchiesta su "OrizzonteScuola" circa il fenomeno della dispersione scolastica nel quartiere Sperone di Palermo. Ha lavorato come giornalista e addetta all'accoglienza per la Fondazione "Le Vie dei Tesori", il più grande circuito di promozione del patrimonio culturale della Sicilia, nell'ambito di varie edizioni del festival culturale a Palermo, Sambuca di Sicilia e Sciacca. Nel quartiere Sperone ha anche curato con diligenza l'ufficio stampa della grande iniziativa territoriale e di comunità "Il Carro risorto delle Rosalie ribelli. Il Festino dello Sperone", con la partecipazione attiva di cittadini, scuola e associazioni. Altre importanti collaborazioni l'hanno vista impegnata come addetta stampa per l'ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando, nella campagna elettorale delle Elezioni Europee 2024; per l'Ufficio speciale del Garante regionale per i diritti dei detenuti e il loro reinserimento sociale Santi Consolo; e per il Centro antiviolenza "Lia Pipitone" a Palermo gestito dall'associazione Millecolori onlus.
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Secondo i numeri diffusi dalla Banca Mondiale oltre un miliardo di persone nel mondo di cui metà donne e bambini è senza identità. Un numero importante che fa riflettere sulle conseguenze, a volte difficili, di chi, senza un nome e dei documenti di riconoscimento non può far valere i propri diritti, come il diritto all’assistenza sanitaria, l’educazione e l’aiuto in caso di bisogno. Diritti di occupazione, welfare sociale, ad un alloggio o alla salute.

Un fenomeno che rende questi uomini simili agli apolidi ovvero a quei soggetti che nessuno Stato considera come suoi cittadini, che spesso non godono dei diritti fondamentali. Essere senza identità significa, a volte, non avere possibilità di circolare in libertà, perché, se fermati si va a finire in caserma considerati come criminali, in attesa di accertare le generalità.

Ad aggravare la situazione è il fatto che si tratti di appartenenti a minoranze etniche, a fasce deboli o a gruppi minoritari come migranti, rifugiati o profughi. Una situazione che peggiora rapidamente, in alcuni periodi, a causa di eventi geopolitici inattesi e incontrollati, come avvenuto in Ucraina, o come il flusso di rifugiati diretti nei paesi europei.

In tutti i paesi del mondo esistono persone senza identità che vivono in comunità alienate ed emarginate. La maggior parte vive in Africa o in Asia e tra i paesi con un numero elevato ci sono il Myanmar, il Kuwait e la Costa D’Avorio, la Thailandia, l’Iraq e la Repubblica Dominicana.

In Europa e in Italia il problema è diffuso più di quanto si possa immaginare. Secondo i dati più recenti della Banca Mondiale, infatti, le persone senza identità in Italia sarebbero milioni. Tanti i minori. Stessa situazione in Francia, oltre il doppio in Germania. In Tunisia, di una persona su tre non si conosce l’identità.

E IN SICILIA?

La Sicilia è la regione dove si verifica il maggior numero in assoluto di minori scomparsi, secondo i dati ufficiali del Ministero dell’Interno. Il 25 Maggio di ogni anno le Nazioni Unite celebrano la Giornata Mondiale dei Minori Scomparsi e il 21 maggio scorso Kiwanis – Distretto Italia San Marino ha organizzato un evento di presentazione in Sicilia del rapporto “Identità, identità riconosciuta e apolidia”, in occasione dell’I-Day 2022 dove hanno partecipato autorità locali, regionali e nazionali (tra gli invitati, il Commissario Straordinario del Governo per le Persone Scomparse e il deputato dell’Assemblea Regionale, l’onorevole Vincenzo Figuccia, membro della Commissione regionale interessata, il quale ha condiviso l’impegno a farsi carico di portare in Commissione il problema per realizzare iniziative concrete).

Presenti ricercatori e docenti universitari di diversi atenei, rappresentati di Associazioni e Enti attivi nel settore (molti dei quali hanno già dato la loro disponibilità a condividere con Kiwanis in passato tematiche analoghe), psicologi, sociologi e rappresentati delle maggiori organizzazioni internazionali (tra le quali Croce Rossa Italiana, Missing Children Europe, UNHCR del Tavolo Apolidia e altre).

Un momento importante per fare insieme qualcosa di concreto per fornire un’identità a tantissimi bambini. Per fare in modo che non debbano più vivere senza un documento (riconosciuto) che attesti la loro identità. Per fare in modo che non debbano più essere invisibili.

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