Secondo i numeri diffusi dalla Banca Mondiale oltre un miliardo di persone nel mondo di cui metà donne e bambini è senza identità. Un numero importante che fa riflettere sulle conseguenze, a volte difficili, di chi, senza un nome e dei documenti di riconoscimento non può far valere i propri diritti, come il diritto all’assistenza sanitaria, l’educazione e l’aiuto in caso di bisogno. Diritti di occupazione, welfare sociale, ad un alloggio o alla salute.
Un fenomeno che rende questi uomini simili agli apolidi ovvero a quei soggetti che nessuno Stato considera come suoi cittadini, che spesso non godono dei diritti fondamentali. Essere senza identità significa, a volte, non avere possibilità di circolare in libertà, perché, se fermati si va a finire in caserma considerati come criminali, in attesa di accertare le generalità.
Ad aggravare la situazione è il fatto che si tratti di appartenenti a minoranze etniche, a fasce deboli o a gruppi minoritari come migranti, rifugiati o profughi. Una situazione che peggiora rapidamente, in alcuni periodi, a causa di eventi geopolitici inattesi e incontrollati, come avvenuto in Ucraina, o come il flusso di rifugiati diretti nei paesi europei.
In tutti i paesi del mondo esistono persone senza identità che vivono in comunità alienate ed emarginate. La maggior parte vive in Africa o in Asia e tra i paesi con un numero elevato ci sono il Myanmar, il Kuwait e la Costa D’Avorio, la Thailandia, l’Iraq e la Repubblica Dominicana.
In Europa e in Italia il problema è diffuso più di quanto si possa immaginare. Secondo i dati più recenti della Banca Mondiale, infatti, le persone senza identità in Italia sarebbero milioni. Tanti i minori. Stessa situazione in Francia, oltre il doppio in Germania. In Tunisia, di una persona su tre non si conosce l’identità.
E IN SICILIA?
La Sicilia è la regione dove si verifica il maggior numero in assoluto di minori scomparsi, secondo i dati ufficiali del Ministero dell’Interno. Il 25 Maggio di ogni anno le Nazioni Unite celebrano la Giornata Mondiale dei Minori Scomparsi e il 21 maggio scorso Kiwanis – Distretto Italia San Marino ha organizzato un evento di presentazione in Sicilia del rapporto “Identità, identità riconosciuta e apolidia”, in occasione dell’I-Day 2022 dove hanno partecipato autorità locali, regionali e nazionali (tra gli invitati, il Commissario Straordinario del Governo per le Persone Scomparse e il deputato dell’Assemblea Regionale, l’onorevole Vincenzo Figuccia, membro della Commissione regionale interessata, il quale ha condiviso l’impegno a farsi carico di portare in Commissione il problema per realizzare iniziative concrete).
Presenti ricercatori e docenti universitari di diversi atenei, rappresentati di Associazioni e Enti attivi nel settore (molti dei quali hanno già dato la loro disponibilità a condividere con Kiwanis in passato tematiche analoghe), psicologi, sociologi e rappresentati delle maggiori organizzazioni internazionali (tra le quali Croce Rossa Italiana, Missing Children Europe, UNHCR del Tavolo Apolidia e altre).
Un momento importante per fare insieme qualcosa di concreto per fornire un’identità a tantissimi bambini. Per fare in modo che non debbano più vivere senza un documento (riconosciuto) che attesti la loro identità. Per fare in modo che non debbano più essere invisibili.