11.7 C
Palermo
martedì, 12 Dicembre 2023
HomeBuone notizieGangi e Geraci Siculo diventano "Borghi accessibili". E le persone disabili guide

Gangi e Geraci Siculo diventano “Borghi accessibili”. E le persone disabili guide

I primi interventi, cofinanziati dalla Fondazione con il Sud, sono stati mirati alla realizzazione di due itinerari. Anzitutto, le targhe ad ingresso dei musei, delle chiese e dei palazzi sono state sostituite perché riportassero anche la dicitura in braille

Consuelo Maria Valenza
Consuelo Maria Valenza
Insegnante, laureata in Filosofia e Scienze della formazione Primaria all'Università degli Studi di Palermo. Ha lavorato per dodici anni presso l'ufficio stampa della Conferenza Episcopale Siciliana. Collabora con diverse riviste e giornali. Cura la comunicazione e la pubblicità di attività commerciali e non. Scrive di sociale per "Il Mediterraneo 24".

Leggi anche

spot_img
spot_img

GANGI. Sono speciali le esigenze di Alessandra, che vive nella comunità di San Pio di Geraci Siculo, che dal 1998 ospita persone con deficit cognitivo e disagio psichico, e lo sono quelle di Santino e di Francesca, dell’associazione Dimensione uomo ODV di Gangi, che da venticinque anni svolge attività di volontariato nel campo della disabilità.
Le loro specialità sono diventate occasione per operare una rivoluzione nei due paesi della provincia palermitana così come da progetto, approvato e finanziato nel 2019 dalla Fondazione con il Sud, “Nel cuore delle Madonie. Borghi accessibili a tutti”.

L’associazione Dimensione uomo ODV di Gangi, soggetto responsabile del progetto, in partenariato con le amministrazioni e con le associazioni che insistono sui territori, – il Comune di Gangi, il Comune di Geraci Siculo, l’Associazione Protezione Civile Geraci Siculo, l’AVIS Comunale Geraci Siculo, la Cooperativa Primavera Geraci Siculo Le Terre del tutto s.r.l., la Cooperativa Azzurra di Gangi e Wayfarer Travel -, non solo, in questi primi due anni, hanno provveduto ad abbattere le barriere architettoniche per un turismo accessibile ma a promuovere un cambio di prospettiva.

Le barriere che impediscono a tanti di immaginare anche una gita fuori porta – così Maria Giovanna Meli, coordinatrice del progetto – perché limitati da un bisogno che  può essere permanente o temporaneo, non sono le sole da abbattere. Sono esse la conseguenza di un più radicato e subdolo concetto di disabilità che considera eventuali soluzioni non come un dovere ma come una concessione. Consentire a tutti, qual che siano i limiti, di vivere gli spazi e i tempi in libertà in un territorio accessibile, accogliente. Sostenibile

Un’intenzione che ha ripensato quindi il turismo e i suoi circuiti. I primi interventi sono stati mirati alla realizzazione di due itinerari. Anzitutto, le targhe ad ingresso dei musei, delle chi