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domenica, 27 Aprile 2025
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Earth Day, la musica delle piante al Giardino Maredolce

Momento clou della manifestazione, l’evento di “Musica delle Piante”. Un apparecchio connette con degli elettrodi gli impulsi elettromagnetici delle foglie delle piante e quelli del terreno, trasformando questi suoni in armonie e note musicali

Yuri Testaverde
Yuri Testaverde
Ha studiato Scienze Politiche all'Università La Sapienza di Roma. Impegnato nel mondo sociale, è stato membro attivo di diversi progetti in ambito socio-politico tra Roma e Palermo, dove ha curato le pubbliche relazioni per il network RenUrban. Dal 2018 collabora con il mensile Cntn e, da ottobre 2020, con "Il Mediterraneo 24"
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PALERMO. In occasione della Giornata mondiale della Terra dello scorso 22 aprile, al giardino del Castello di Maredolce di Palermo, si è tenuto un evento di sensibilizzazione sulle tematiche ambientali che ha anche permesso di conoscere le attività portate avanti dall’ATS Maredolce e dalla Cooperativa Sociale BenEssere, con la collaborazione, proprio per questa ricorrenza, della realtà di Music of the Plants, dando reale dimostrazione dell’interazione tra l’uomo e le piante attraverso il linguaggio della musica e il canto.

Nel nostro piccolo, abbiamo voluto rendere omaggio a questa giornata particolare – afferma Paolo Lo Bue, presidente della Cooperativa BenEssereattraverso un momento di sensibilizzazione ed educazione ambientale per ragazzi e famiglie, che è stato anche un modo per ricordare le attività che quotidianamente vengono svolte nel territorio da un gruppo di associazioni e di realtà che gestiscono lo spazio aperto del giardino di Maredolce, anche attraverso la vendita di prodotti che vengono coltivati direttamente in queste terre e che assumono anche una forte valenza simbolica”.

Marisa Canzoneri (Ente Sviluppo Agricolo), studiosa di piante officinali della flora locale, ha proprio voluto sottolineare la presenza, all’interno di un’area del giardino, “di un settore apposito di piante medicinali spontanee, e la realizzazione, in un’altra zona, di un campo catalogo delle piante autoctone, legate prettamente alla realtà siciliana. Saranno attualmente presenti circa 15-20 piante, allo scopo di ricerche, di studi, ma anche di visite per scolaresche e adulti, mantenendo un rapporto con la cittadinanza e col territorio, dato che si tratta di specie di piante siciliane”. Tiene infine a precisare, che “si tratta di piante che, oltre all’utilità, sono anche esteticamente belle, e dunque proviamo a curarne anche l’aspetto ornamentale in vista di una finalità nel settore vivaistico”.

Il momento clou della manifestazione è poi arrivato con l’evento di “Musica delle Piante”, organizzato da Music of the Plants, realtà presente in varie parti del mondo, e con la partecipazione straordinaria della cantante e sperimentatrice vocale Lucina Lanzara.

Fin dalla fine degli anni ’70, alle pendici delle Alpi, è sorta in Piemonte la comunità culturale Damanhur che, con la presenza e la costante attività di scienziati, ricercatori ed artisti di varie parti del mondo, prova a cogliere e capire l’intelligenza del mondo delle piante e la possibile interazione delle stesse con gli esseri umani, che dipende anche dallo stato di salute della pianta e dall’ambiente circostante che ritrova.

Terrier Kauri (Music of the Plants), attraverso una dimostrazione pratica all’interno del giardino di Maredolce, spiega poi come tutto questo sia tecnicamente possibile “attraverso un apparecchio, i cui prototipi si sono evoluti nel tempo attraverso la ricerca, che connette con degli elettrodi gli impulsi elettromagnetici delle foglie delle piante e quelli del terreno, trasformando questi suoni in armonie e note musicali e aprendo così la strada verso nuove forme di comunicazione tra esseri umani e mondo vegetale”.

Il suono e il canto permettono il crearsi dell’empatia, un contatto sensibile fra la terra e l’uomo attraverso le piante, che può aiutare noi stessi a conoscerci meglio e anche ad evolverci spiritualmente – afferma durante la performance la cantautrice Lucina Lanzara -. Prima, però, bisogna preparare il cuore e la mente ad accogliere e a dialogare con questi suoni attraverso le buone pratiche della meditazione, l’incontro col nostro io profondo, seguendo i ritmi del battito del tamburo sciamanico e a focalizzare l’attenzione verso la realtà esterna e l’entità della pianta, che è dotata di ben 20 sensi, creando con essa sinergie comuni”. L’evento è stato molto partecipato, con la presenza di diversi bambini, studenti di scuole medie superiori ma anche numerosi adulti, forse stimolati dalla possibilità concreta di un contatto diretto con la natura, nella speranza che questo approccio possa andare al di là della sola Giornata mondiale della Terra e possa risultare una costante nella sensibilizzazione verso i temi della salvaguardia ambientale, temi che riguardano ormai tutti nella quotidianità.

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