PALERMO. Si è svolta domenica scorsa, 16 marzo, a Palermo, all’interno dei Cantieri culturali alla Zisa, la “Fiera Mauriziana” in occasione del 57/o anniversario dell’indipendenza; una giornata dedicata alla cultura, all’artigianato, alla cucina, alla musica e alla danza Mauriziana, con la degustare cibi tipici dell’isola, assieme a balli all’aperto, giochi e la musica live del gruppo “Zenfant de Z’ile”. “«”Lo scopo della manifestazione – spiega Keswan Monien, presidente dell’associazione Centro Culturale Mauriziano di Palermo – è stato quello di riunire la comunità mauriziana ma, soprattutto, quello di creare un momento di confronto culturale con altre società, per conoscere una cultura diversa e che lega gli oltre 2.500 mauriziani presenti in città”.
Per l’occasione sono stati allestiti numerosi stand in cui poter scoprire le verdure tipiche dell’isola, le birre tradizionali e non solo. Non sono mancati i balli tipici che traggono origine dalla musica rituale del Madagascar e dell’Africa, accompagnati da voci, strumenti e ritmi coinvolgenti: la Sega, recentemente inserita dall’Unesco nella lista dei patrimoni immateriali. Originariamente cantata da uomini e donne venduti come schiavi, il ballo è oggi parte integrante del folklore e della cultura mauriziana. Sebbene gli strumenti originali stanno rapidamente scomparendo, lungo i villaggi di pescatori della costa vengono ancora utilizzati il Maravanne, il Triangle, il Ravanne e la chitarra tradizionale, al fine di tutelare la secolare storia e la rilevanza culturale della Sega. “È bello lo scambio culturale e linguistico. Dopo 15 anni so parlare mauriziano”, dice Martina compagna di un uomo mauriziano.
