PALERMO. “Quella di Don Pino Puglisi è una sfida culturale soprattutto nella nostra città. La sua visione era quella di essere liberi da ogni esercizio di potere e a maggior ragione dalla mafia. Per questo dobbiamo fare alla ‘maniera di Pino Puglisi’. Con queste parole, l’Arcivescovo Corrado Lorefice ha inaugurato l’anno scolastico dell’I.C.S. “Giuliana Saladino” nel quartiere Cep a Palermo.
La scuola guidata dal dirigente scolastico Giusto Catania, che ha scelto di consegnare questo nuovo Anno alle orme del sacerdote ucciso dalla mafia. “Quello che vogliamo fare oggi – dichiara Catania – non è solo ricordare Padre Pino Puglisi, ma riprendere il messaggio educativo che lui ha lasciato alla scuola palermitana. Parlava di una scuola alleata dei territori. Si è battuto perché questa potesse produrre un cambiamento sociale nel territorio. La scuola che sempre di più rappresenta un argine alla subcultura mafiosa, alla cultura della violenza, alla cultura della prevaricazione. Questo è il ruolo, la funzione, che la scuola è chiamata a svolgere”.
“A Pino Puglisi – continua Lorefice – non gli è venuto niente in tasca, neanche una lira. Gli è venuta in tasca la gioia di una vita da vero formatore, da vero educatore, da vero essere umano, che riesce a incontrare l’altro solo perché lo riconosce essere umano e vuole che, in quanto essere umano, sia felice e libero”.
“E il Vangelo non è solo una scelta e una pratica dei credenti – continua il dirigente scolastico – il Vangelo dev’essere una pratica e un’azione di tutte e di tutti. Il Vangelo si pratica ogni giorno per strada nella quotidianità. Il Vangelo che etimologicamente è la buona novella, la buona notizia. È anche la buona parola. La parola che diventa azione. La parola diventa buona quando diventa azione. E la parola che si fa azione concreta nel territorio. Quindi l’azione costante della scuola, per la trasformazione della società, è quello che noi ci prefiggiamo di fare”, spiega il dirigente.
La scuola dunque deve mettere al centro l’azione quotidiana contro le grandi sfide del momento. “Sfide come la guerra, prima di tutto, l’emergenza climatica, la cultura mafiosa – continua Catania -. La scuola dev’essere in grado di contrastare la violenza. Il rispetto per la cosa pubblica dev’essere inserita nell’azione pedagogica della scuola”.
L’11 settembre, dunque, nel giorno in cui si inaugura l’Anno Scolastico all’I.C.S. “Giuliana Saladino”, è una giornata in cui vengono sottolineati anche i valori della democrazia. “L’11 settembre di 50 anni fa – spiega Catania – un Paese che aveva liberamente eletto il suo rappresentante, subiva un golpe antidemocratico, che portava un dittatore a governare un Paese come il Cile. L’11 settembre di 22 anni fa, negli Stati Uniti, l’azione devastante del terrorismo che ha avuto come risposta nefasta, la guerra. Gli effetti della guerra in Afganistan o in Iraq sono ancora davanti ai nostri occhi“.
La preoccupazione del Dirigente dell’I.C.S. “Giuliana Saladino” è anche al processo di dimensionamento della scuola pubblica. “Avviato a livello nazionale, che, a cascata avrà un effetto nella nostra Regione – spiega il dirigente scolastico -. Con la concreta possibilità di chiusura di 100 Istituzioni Scolastiche e il rischio di depotenziare la funzione educativa della Scuola. Il nostro Collegio dei Docenti e il Consiglio d’Istituto all’unanimità hanno approvato un documento in cui si respinge ogni forma di dimensionamento. Va difesa la Scuola – continua il dirigente – come presidio democratico, istituzionale, fondamentale per i territori. Per questo motivo abbiamo chiesto, con forza, il respingimento di qualsiasi forma di dimensionamento nella scuola siciliana”.
Nella Scuola “Giuliana Saladino” anche il rifacimento di un campo sportivo, che l’Istituto dedicherà a Don Pino Puglisi. “Sarà a disposizione di tutto il quartiere – conclude infine il dirigente scolastico -. Quello che vogliamo fare, lo faremo rinnovando continuamente il messaggio pedagogico che lui ci ha lasciato. Il suo messaggio non è una ricorrenza, ma un messaggio che vogliamo rinnovare ogni giorno, nella nostra azione sul territorio”.