PALERMO. “Siamo presenti qui per comprendere meglio le esigenze dei ragazzi di questo quartiere che hanno già fatto un percorso di volontariato e di impegno cresciuti un contesto più protetto; quali aspettative hanno e di accompagnarli a compiere qualche passo avanti nell’ambito europeo”. Lo ha detto Serena Angioli, dirigente dell’Area Direzione Generale dell’Agenzia Italiana per la Gioventù, che ha sottoscritto un protocollo d’intesa con il Centro d’accoglienza Padre Nostro in occasione dell’inaugurazione, oggi pomeriggio, dello Young Lab, il coworking relizzato a Brancaccio. “Stiamo valutando la sottoscrizione di un protocollo con il Centro. Abbiamo già avuto un primo incontro informale. Oggi siamo qui in questa giornata festosa che testimonia il successo di voler mettere a disposizione degli spazi fisici. Per cui potremmo mettere in campo delle attività di carattere formativo, informativo, aggregativo e di esperienze alll’estero. Valuteremo quale sarà la soluzione amministrativa più appropriata, ma sicuramente faremo un accordo tra le parti”.
Soffermandosi sul progetto di Young Lab, Angioli ha spiegato che “è importante per noi sapere che un bene fisico che ha un valore storico e culturale si apre ai giovani”. “Giovani, cultura e spazi sono tre elementi che non ricorrono in tutti i luoghi. Pensare che a Brancaccio ci sia questo è un punto di riferimento che ci permette di promuovere questo spirito di comunità affiancandoci nei ruoli che l’amministrazione pubblica può svolgere per sostenere questo sforzo. Per cui le aspettative che abbiamo, a fronte di questo impegno, è di dare un contributo alla gioventù di Brancaccio che le permetta di crescere in coerenza con i valori europei e far sì che queste generazioni siano interpreti di un mondo migliore”.