PALERMO. Secondo i dati riportati dal coordinamento donne Cgil Palermo, il 29% del tasso di occupazione femminile a Palermo riguarda i contratti a termine e i contratti di poche ore o di un giorno. C’è un’esigenza di lavoro, c’è una povertà diffusa. Nel proprio sportello di ascolto, il coordinamento Cgil Palermo accoglie un centinaio di donne di cui la maggior parte ha bisogno di sostegno economico.
C’è un’esigenza estrema di cura, di sanità. Bisogna pensare ad un altro modo per facilitare le donne nei percorsi di cura. Le donne molto spesso rinunciano a curarsi a Palermo. Sono impoveriti e in alcune zone inesistenti, i consultori familiari. Non sono sufficienti gli asili nido. C’è una dispersione scolastica troppo alta da sopportare.
“Piuttosto che ogni otto marzo, domandarci: ‘Che possiamo fare?’, da oggi Palermo avrà una Commissione permanente per le Pari Opportunità, le Politiche di Genere e contro ogni forma di violenza, voluta dai sindacati Cgil, Cisl e Uil, dove si farà un programma annuale e su cui si svilupperanno politiche per i diritti delle donne dando una rendicontazione”, dichiara Enza Pisa, responsabile coordinamento donne Cgil Palermo.
“UN PASSO VERSO UNA DEMOCRAZIA PARTECIPATA”
Per il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, l’istituzione di una Commissione permanente è un passo importante verso una democrazia partecipata. Dice così il primo cittadino: “Tenere a battesimo proprio oggi, 8 marzo, l’istituzione di una Commissione permanente per le Pari Opportunità, le Politiche di Genere e contro ogni forma di violenza, di cui fanno parte tutti gli attori del sistema, istituzioni, associazioni e organizzazioni sindacali che ne hanno proposto la realizzazione è certamente un importante passo verso la costruzione di una democrazia partecipata.
Il compito della Commissione sarà quello di raccogliere opinioni di soggetti e attori di sistema qualificati per proporre interventi mirati su alcune emergenze del nostro territorio.
Troppo spesso le donne sono vittime di episodi di discriminazione, sopraffazione, violenza, non solo fisica ma anche psicologica: uno dei compiti di quest’organo sarà quello di farsi osservatorio privilegiato e strumento di contrasto a fenomeni che continuano a negare i diritti di madri, lavoratrici, giovani donne che con coraggio vogliono affermare il loro di diritto di esprimersi”.
Per l’assessore comunale alle Attività sociali, Rosalia Pennino: “Realizzare reti, sostegno e servizi attorno alle donne è la strada da percorrere per avviare percorsi reali di inclusione e pari opportunità. Questa Commissione di cui si è dotata l’Amministrazione è uno strumento operativo molto importante. Un luogo di partecipazione, confronto e programmazione che prevede anche l’importante partecipazione dei CAV (centri antiviolenza)”.
UNA “BEST PRACTICE” PER IL TERRITORIO
C’è un altro tasso da considerare: cresce il numero degli under 18, che sono madri. C’è una maternità precoce, perchè è alto il numero di neet, circa il 50% sono le donne neet (quelle che non cercano lavoro, che non studiano, che non si occupano in nessun modo). “Abbiamo bisogno di un cambiamento culturale importante e di pensare politiche, non a spot, ma che siano costruite e pensate per raggiungere, passo dopo passo, obiettivi che vadano a colmare queste esigenze”, continua Pisa.
“Abbiamo già sperimentato degli sportelli per aiutare chi volesse realizzare il proprio curricula o per entrare nel mondo della scuola. Abbiamo fatto un’analisi dei fabbisogni formativi per potersi reinventare ed essere più facilmente reintrodotte. Abbiamo bisogno che questa Commissione faccia parlare il mondo imprenditoriale sano. Ci sono tante aziende sane, per facilitare l’ingresso delle donne nel mondo del lavoro”, continua Enza Pisa.
“Palermo può diventare un modello da riproporre in tutto il territorio. Quando abbiamo lanciato il progetto della Commissione, due anni fa, abbiamo avuto un preaccordo con 52 Comuni. Strutturare una best practice è importante.
Ci rivolgeremo a tutta la provincia. Anche l’entroterra ha problemi seri, come quello della mobilità. Se ci metti un pendolarismo, con mezzi e strade che non funzionano, molte donne rinunciano al lavoro perché non riescono a conciliare tempi di cura e tempi di lavoro.”
La Commissione sarà composta dai segretari di Cgil, Cisl e Uil Palermo, dal presidente della IV Commissione consiliare del Comune, Salvo Imperiale, dall’assessore pro tempore con delega alle Pari opportunità, dall’assessore pro tempore alle Attività Produttive, dal presidente della Consulta delle Culture e dai rappresentanti di quattro centri antiviolenza contro le donne (Cooperativa Sociale Nuova Generazione, l’Associazione Mille Colori, Le Onde Onlus e il Centro di Accoglienza Padre Nostro ETS).