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martedì, 18 Marzo 2025
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Paolo, l’atletica e quella finale degli 80 metri nel segno di Anna Rita Sidoti

Il giovane della scuola di Gioiosa Marea dedicata alla campionessa parteciperà alla finale regionale degli 80 metri al Cus di Palermo. La sua storia

Consuelo Maria Valenza
Consuelo Maria Valenza
Insegnante, laureata in Filosofia e Scienze della formazione Primaria all'Università degli Studi di Palermo. Ha lavorato per dodici anni presso l'ufficio stampa della Conferenza Episcopale Siciliana. Collabora con diverse riviste e giornali. Cura la comunicazione e la pubblicità di attività commerciali e non. Scrive di sociale per "Il Mediterraneo 24".
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PALERMO. Una nuova avventura per Paolo Matassa che, già in viaggio da Gioiosa Marea, disputerà tra poco sulle piste del Centro universitario sportivo a Palermo un’altra competizione. Correrà, infatti, gli 80 metri per la finale regionale di atletica e lo farà – come ha detto – con lo stesso entusiasmo che lo ha visto eccellere nelle gare provinciali; lo farà mentre per lui tiferanno i professori della sua scuola “Anna Rita Sidoti” di Gioiosa Marea  e i suoi compagni.

Non mancherà neanche il pieno appoggio del preside Leon Zingales.  “La nostra scuola – così dice il dirigente –  intitolata dal 2015 alla campionessa “Anna Rita Sidoti”, si è sempre distinta nelle manifestazioni sportive. Noi crediamo molto nello Sport Educazione e sport è un binomio che necessita di sinergia. Oggi più che mai è fondamentale una forte alleanza tra le istituzioni sportive ed educative per declinare  i valori universali e intramontabili dello sport: sacrificio, impegno, socializzazione, abnegazione per poter raggiungere qualsiasi obiettivo”.

L’impegno nella scuola della provincia messinese, oltre che dal dirigente, è condiviso anche da  tutti i docenti. Auspicabile è anche la piena adesione da parte delle istituzioni. Infatti, “dobbiamo insieme –  continua Leon Zingales  – rinnovare un patto culturale e sociale che garantisca in tutti gli ambienti “formali” e “non formali” l’apprendimento di competenze che trasformano e migliorano la vita degli alunni: lo sport, che  educa e forgia il carattere, è il primo passo verso il successo”.

Tra i docenti, il professore di educazione fisica Nino Busacca, già in viaggio per fare il tifo per Paolo. E’ lui che da anni dedica le ore scolastiche ma anche quelle extrascolastiche a supportare  i giovani e i giovanissimi dell’Istituto. Il suo desiderio è quello che la scuola abbia sempre spazi anche altre discipline sportive che consentano a ciascuno di esprimere la propria attitudine.

Allora oltre l’atletica leggera che conta l’impegno di Paolo, gli studenti hanno potuto, nel tempo, dedicarsi anche alla pallavolo, al calcio, al tennis, al nuoto, al tiro con l’arco. Non ultimo agli scacchi.
Quella di Paolo, infatti, è solo la sfida più imminente. Ad essere pronti per competere a livello provinciale e regionale, tra i suoi compagni, anche Toto Lucca Bianca che, dopo le partite disputate a lungo nei campi di calcio, ha deciso di dedicarsi alla pallavolo; anche Michele Spanò che si distingue nelle sfide regionali muovendo i pezzi sulle scacchiere. E, ancora, Helena Scaffidi ormai da anni impegnata nel nuoto e Tommaso Marino che, oltre che al calcio, si dedica con costanza e passione al tennis.

Tutti giovani e giovanissimi, tutti esempio di una passione che non cede alla fatica e che e che riconoscono nel loro impegno sportivo non solo la possibilità di esprimersi ma anche un’occasione in più per intessere nuove amicizie, per viverle nel rispetto reciproco,  un’occasione in più per imparare a vivere “bene”.

“Lo sport  – continua il professore Busacca – dovrebbe essere parte integrante dell’esperienza educativa fin dalle prime classi della scuola primaria, fin dall’infanzia perché la sua pratica non solo promuove uno stile di vita sano, ma insegna anche ai giovani il rispetto delle regole e la cura del proprio corpo. Li educa a diventare  cittadini consapevoli e responsabili. Questo approccio precoce allo sport aiuta a creare una mentalità positiva e proattiva verso l’attività fisica, che può durare per tutta la vita”.

Non resta allora che fare il tifo per Paolo, pronto a correre i suoi 80 metri. Ma lo stesso tifo vale per tutti i giovani che accettano nuove sfide e sono disposti a viverle con la statura che deve avere ogni sportivo. Tra tutti sicuramente a tifare anche Anna Rita Sidoti, la campionessa di atletica leggera che ha segnato con il suo nome il destino sportivo della scuola messinese.

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