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mercoledì, 4 Ottobre 2023
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La vita dei commercianti invisibili su un muro: Blu racconta Sbaratto a Ballarò

L'artista ha realizzato un murale dedicato all'associazione sulle pareti dell'ex cinema Edison, dopo aver conosciuto e dialogato con il quartiere

Alessia Rotolo
Alessia Rotolo
Ama Palermo e il centro storico, i tre mercati, i quattro mandamenti, il Genio e la Santuzza. Segue con passione i processi partecipativi di riqualifica della città nati dal basso che stanno pian piano cambiando il volto di Palermo rendendola sempre più affascinante. Scoprire storie e raccontarle è la sua migliore capacità dettata da una passione incessante per il mestiere di giornalista

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PALERMO. Grazia Santangelo regalava i libri ai giovani che si fermavano nella sua bancarella, diceva sempre che quando arrivava una persona nuova al mercato gli altri si stringevano e facevano posto anche a lui o a lei, “Perché qui tutti abbiamo bisogno di lavorare”, diceva. Lei era una grande anima in un corpo gracile con due occhi intensi e profondi che se li guardavi a lungo rischiavi di cadere in quella malinconia che li attraversava.

Lei adesso non c’è più, è venuta a mancare a febbraio scorso, ma Sbaratto, il mercato del riuso di Ballarò, la ricorda sempre. Ha lavorato in quel mercato per trent’anni, ha contribuito a farlo crescere e si sarebbe anche trasformato, regolamentato e ufficializzato, ma anche se si spera questo accadrà, lei non potrà più vederlo, purtroppo.

Adesso tutti quelli che passeranno dal mercato potranno leggere un po’ delle parole di Grazia e comprendere forse un po’ meglio le dinamiche che animano un luogo così speciale e complesso come è Sbaratto grazie al murale di Blu, uno degli artisti più famosi al mondo che ha voluto fare questo regalo a Sbaratto e a Palermo. Lavora su quei muri dell’ex cinema Edison in piazza Colajanni dal mese di aprile, si è preso il suo tempo per conoscere la storia, per parlare con i commercianti, con gli attivisti e i residenti, un lavoro quasi antropologico il suo, sociologico.

Blu ha immaginato di realizzare un murale (o dei murales) che diventi anche una animazione come un cartoneanimato, ma in questo caso ad essere animato è un muro, ci sono i commercianti con i loro teli e grazie al loro lavoro hanno un tetto sulla testa, e danzano tutto il giorno per portare a casa pochi euro, così preziosi per campare la famiglia. E poi ci sono i libri che Grazia amava e che regalava ai giovani. A coinvolgere l’artista, ad invitarlo a conoscere questa realtà che esiste da quasi trent’anni ma che troppo spesso Palermo fa finta di non vedere, sono stati gli attivisti di SOS Ballarò, Massimo Castiglia insieme a Maria Cristina Onorati e Antonio Curcio, che hanno contattato l’artista, trovato per lui una sistemazione e lo hanno accolto in quartiere.

Il mercato dell’Usato sta provando ad autoregolamentarsi e regolarsi, tramite una associazione che convoglia 300 commercianti e col sostegno (se mai arriverà) del comune di Palermo, che avrebbe dovuto garantire piazzole, la pulizia della RAP ogni giorno, e vigili urbani a fare rispettare le regole. La fase di sperimentazione da diversi mesi si è conclusa ma il comune, malgrado diversi solleciti, ancora adesso non è intervenuto.

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