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domenica, 27 Aprile 2025
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Un futuro più “green” ad Educarnival: gli studenti dello Scelsa ricordano la Conca D’Oro

L'iniziativa per le vie del centro storico che ha coinvolto le comunità scolastiche del capoluogo

Consuelo Maria Valenza
Consuelo Maria Valenza
Insegnante, laureata in Filosofia e Scienze della formazione Primaria all'Università degli Studi di Palermo. Ha lavorato per dodici anni presso l'ufficio stampa della Conferenza Episcopale Siciliana. Collabora con diverse riviste e giornali. Cura la comunicazione e la pubblicità di attività commerciali e non. Scrive di sociale per "Il Mediterraneo 24".
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PALERMO. Un’esplosione di colore, di forme, di allegria. Lungo il viale della Libertà, da piazza Croci fino a piazza Verdi, ieri si è riversata una moltitudine di bambini, di giovani. Tutti alunni delle scuole palermitane che, accompagnati dagli insegnanti e dai dirigenti scolastici, hanno sfilato in maschera per celebrare Educarnival 2024.

Il tema per questa edizione “Immaginando Palermo e la sua provincia”, “un invito a immaginare Palermo e la sua provincia – così ancora sul portale del Comune – ripercorrendo e animando aspetti ed eventi a carattere storico, artistico, stilistico e architettonico, rievocando tradizioni, personaggi illustri, monumenti e luoghi iconografici in una prospettiva presente e futura, incorporando gli elementi distintivi di ciascuna epoca, in chiave autentica ma anche in un’ottica trasformativa e attualizzante”.

La festa, quindi, anche quest’anno è stata per gli studenti delle scuole di ordine e grado un’occasione per approfondire la conoscenza del loro territorio, un’occasione per ripensarlo in una prospettiva più green. Tra le maschere e i carri, ideati nei giorni scorsi nelle aule scolastiche, sono state le maschere degli studenti dell’Istituto Comprensivo G. Scelsa, a rievocare gli splendori di una Palermo tutta vanto per la sua, trascurata e spesso dimenticata, Conca D’Oro.

“I nostri alunni hanno avuto la possibilità – così la dirigente dell’Istituto Comprensivo, Daniela Miceli – di riscoprire l’identità dei quartieri Villagrazia, Borgo Molara e Pagliarelli partendo dall’esplorazione del nostro passato attraverso una raccolta fotografica che ha messo in risalto ciò che eravamo: quartieri rurali coltivati con tanti agrumi, rappresentati dai nostri alunni della scuola dell’infanzia.

I nostri alunni della scuola secondaria di primo grado hanno documentato, utilizzando un’applicazione digitale che hanno riportato sulle loro tuniche, i nostri territori oggi, tra natura e nuove costruzioni, mettendo in evidenza alcuni elementi dissonanti: tanto verde e discariche a cielo aperto, panchine e pavimenti instabili, marciapiedi inesistenti o impraticabili, spazi di aggregazione giovanile inesistenti.

Gli alunni della scuola primaria rappresentano la speranza in un futuro sostenibile attraverso la riduzione, il riuso delle risorse e il riciclo come recitano gli slogan, il canto e gli abiti che indossano nella convinzione che  tutti insieme si può operare per un territorio green e far sperimentare la cittadinanza attiva. Particolare attenzione è stata data alla riduzione dell’uso dell’acqua nelle coltivazioni attraverso la promozione della coltura idroponica, quale tipo di coltivazione che mette insieme ambiente, scienze e nuove tecnologie che può dare nuova vita ai nostri spazi verdi”.

Nell’arrangiare stoffe e cartoni, gli studenti hanno lavorato con “quella creatività civile che suggerisce cosa bisogna fare per riqualificare il nostro territorio e quindi la nostra città”. Così anche la docente Carolina Ippolito, referente del plesso Andrea Sole, che apre le sue aule a Borgo Molara. “Educarnival è stata, anche stavolta, una modalità insolita e gioiosa di riflessione su temi di carattere civico, nello specifico abbiamo trattato il tema della valorizzazione del territorio attraverso la rappresentazione del passato e l’immaginazione di un futuro sempre più green”.

La Conca D’Oro si è nuovamente illuminata nei costumi e nelle maschere dei bambini e dei ragazzi. Un pezzo di Palermo che rivendica nuovamente il suo spazio facendo mostra di sè come fosse un sogno. “Ci è piaciuta la possibilità di sognare… – conclude la dirigente – ma, nutriamo la speranza che i sogni si possono avverare!”.

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