PALERMO. Si celebrerà nella giornata di domani, 1° giugno, la terza edizione de “La Notte dei Santuari”, iniziativa nazionale che coinvolgerà quattro Santuari dell’Itinerarium Rosaliae i quali, in comunione, si animeranno di attività di stampo culturale, spirituale e non solo. A partecipare, infatti, saranno il Santuario di Santa Rosalia sul Monte Pellegrino di Palermo, il Santuario Maria SS. Addolorata al Calvario delle Croci di Monreale, quello di Maria SS. delle Grazie, a Palazzo Adriano, e il Santuario di San Giacinto Giordano Ansalone presso la Chiesa Madre di Santo Stefano Quisquina. A promuovere La Notte dei Santuari a Palermo dal Santuario di Santa Rosalia è Kòrai – Territorio, Sviluppo e Cultura | Officina Territoriale “Itinerarium Rosaliae” in collaborazione con gli Uffici diocesani Pastorale Tempo libero, Turismo e Sport; Pastorale Sociale e del Lavoro; Pastorale della Famiglia; Pastorale dell’Ecumenismo e dialogo interreligioso; Servizio di Pastorale Giovanile; Servizio di Pastorale per le persone con disabilità; Caritas Diocesana; Ufficio Beni Culturali; Ufficio Liturgico; Ufficio per le Comunicazioni sociali-Ufficio Stampa, Progetto Policoro – Diocesi di Palermo; il Santuario di Santa Rosalia e l’Associazione Itinerarium Rosaliae, che raccoglie 13 Comuni i cui territori sono attraversati dal Cammino di Santa Rosalia.
Sarà, quindi, una giornata ricca di programmi finalizzati a valorizzare questi luoghi, come le visite guidate al Santuario di Maria SS. delle Grazie, di rito Greco-Bizantino, a Palazzo Adriano, che dalle ore 17 alle 20 coinvolgerà, sia adulti che bambini, in varie attività per poi concludere con l’ufficiatura della Paràklisis alla Madre di Dio, la preghiera impetratoria di supplica che affonda le sue radici nella tradizione bizantina.
“Il programma nazionale lascia tutti i santuari liberi di fare delle proposte che coinvolgono questi luoghi sacri e significativi – afferma Susanna Gristina, presidente della cooperativa Kòrai -. La Cei manda una traccia che vede protagonista un momento celebrativo (una veglia di preghiera, un’adorazione, un pellegrinaggio, un Rosario), che poi ciascuno può personalizzare. Ad esempio, al santuario di Santa Rosalia a Palermo, si terrà un momento celebrativo che consisterà essenzialmente in una Veglia di preghiera che sarà poi animata dalla “Corale Polifonica Don Orione” di Palermo. Mentre il Santuario Maria SS. Addolorata al Calvario delle Croci di Monreale vedrà una lettura dell’arte alla luce della fede a cura rettore Don Giovanni Vitale ed intervalli musicali a cura del M° Marco Intravaia, organista del Duomo di Monreale. A Santo Stefano Quisquina, invece, l’arciprete Don Giuseppe Alotto, celebrerà l’evento nella Chiesa Madre, che custodisce al suo interno anche un busto argenteo prezioso con l’effigie della Santa con delle reliquie di Santa Rosalia”.
Il tema comune di quest’anno è poi “Un meraviglioso poliedro”, argomento scelto sia per la coincidenza con la giornata mondiale delle vocazioni, sia per riprendere un’enciclica del Papa relativa alla bellezza delle diverse vocazioni della Chiesa e delle diverse caratteristiche, carismi, talenti di ogni battezzato. “La bellezza sta anche nelle diverse interpretazioni che si sono date al tema – commenta la presidente di Korai -, interpretato non solo in chiave spirituale ma anche artistica. Speriamo l’anno prossimo, che sarà anche il quarto centenario del ritrovamento delle reliquie di Santa Rosalia, di coinvolgere tutti i Santuari dell’Itinerarium Rosalie”.
Tra gli obiettivi della giornata c’è anche quello di valorizzare il cammino di Santa Rosalia, su cui la cooperativa Korài lavora sin dal 2018, con la realizzazione dell’Itinerarium. “È stata un’impresa abbastanza ardua – conclude -. Questo perché c’è tutto un lavoro di recupero dei sentieri e di coinvolgimento delle comunità. Per noi è stato importante utilizzare questi eventi comunitari per mettere in relazione i Santuari e le comunità dell’itinerario. Vogliamo rafforzare un senso di appartenenza a un progetto comune, ovvero quello di presentarsi come i luoghi di Rosalia, che parlano oggi all’uomo contemporaneo anche nella dimensione di una proposta di turismo conviviale. Un turismo, quindi, non soltanto religioso, ma anche fatto di incontri, accoglienza, riflessione, rapporto con la natura e di cibo che racconta del territorio”.