PALERMO – Riuscire a trovare una casa in affitto per le persone migranti, anche in presenza di una occupazione lavorativa, è diventata un’impresa sempre più difficile. Per questo, in aiuto delle persone migranti, è nata la Rete Apriamo le Porte, l’Affitto è un diritto.
Il percorso iniziale è stato portato avanti dall’associazione DiVento. Oggi la rete è composta da persone che partecipano a titolo personale e da oltre 10 associazioni/enti. Tra queste, in particolare, ci sono: DiVento, APS Exodos, Giocherenda, Moltivolti, Movimento Right2Be, Prima gli ultimi-Nessuno è straniero, Refugees Welcome Italia-Palermo e Centro diaconale valdese La Noce.
“Io ho vissuto in prima persona questo disagio – dice Bandiougou Diawara della Rete che rappresenta Giocherenda e Right2Be -. Nonostante avessi un contratto di lavoro a tempo indeterminato presso il Centro diaconale valdese La Noce, permesso di soggiorno e documenti in regola, sono riuscito, soltanto dopo un anno di ricerca, a trovare una casa. In tutto questo tempo. in diversi mi hanno detto che la casa era già stata affittata oppure mi hanno fatto proposte di case dove nessuno vorrebbe vivere. Pensiamo che, essendo, più realtà insieme, l’unione faccia la forza al fine di garantire una relazione di fiducia tra chi cerca e chi offre casa. DiVento ha pure realizzato un cortometraggio esplicativo della problematica. Con questo, abbiamo iniziato, anche un lavoro di sensibilizzazione nelle scuole proprio sul tema dell’abitare delle persone straniere”.
“Essendo persone con anni di esperienza nel sociale – spiega Lisa Caputo di Refugees Welcome Italia-Palermo – ci siamo resi conto, nell’ultimo periodo, della enorme difficoltà che c’è nella ricerca della casa da parte delle persone migranti. In alcuni casi sono giovani che escono dalle comunità che non hanno una occupazione stabile ma ci sono pure persone migranti che hanno un contratto di lavoro regolare. Diverse volte, è successo, che alcuni proprietari di casa non volessero affittare immobili a persone immigrate. Già ancora prima della prima visita ci hanno detto che non affittavano agli stranieri. A monte, sappiamo che ci sono pregiudizi, paure e diffidenze immotivate. Inoltre, a Palermo come in molte grandi città italiane, c’è chi preferisce, piuttosto che affittare, offrire le case come bed&breakfast. La rete, quindi, da una parte vuole attivare un percorso di sensibilizzazione sociale e culturale sul tema e dall’altra adoperarsi concretamente per aiutare le persone migranti ad avere una casa”.
“La rete è composta di persone che hanno alle spalle diversi anni di esperienza sia sul tema dell’immigrazione che su quello della ricerca abitativa – continua Giulia Manzella dell’associazione DiVento -. Considerato che in questi ultimi anni è avvenuto un vero e proprio peggioramento della situazione, la rete vuole fare da mediatore per fronteggiare ogni forma di riserva, chiusura e di pregiudizio sociale che può esserci nei confronti delle persone migranti che hanno gli stessi diritti di tutti. Per questo, abbiamo avviato una campagna di sensibilizzazione con il cortometraggio che proponiamo nelle scuole, nelle parrocchie e in altri contesti cittadini”.
L’idea della rete è, inoltre, è quella di avviare un confronto sul tema con altre realtà d’Italia, pensando in futuro pure alla nascita di un coordinamento nazionale di più realtà insieme. Gli interessati potranno contattare apriamoleporte2022@gmail.com. Il cortometraggio è visionabile a questo link https://www.facebook.com/share/v/6syCa5dLbjuKectN/.