PALERMO – Sarà un modello di salute integrata e comunitaria che, da una parte risponderà ai bisogni sanitari e dall’altra sarà pure un polo formativo per le persone di Brancaccio che potranno imparare a prendersi cura del proprio corpo, promuovendo il rispetto della salute personale e collettiva.
Sono gli obiettivi del Poliambulatorio di Prossimità, intitolato proprio al beato Pino Puglisi ed a mons. Guido Sansavini. L’inaugurazione dei locali è avvenuta, nei giorni scorsi, con la partecipazione di don Giuseppe Vagnarelli (in rappresentanza dell’arcivescovo Corrado Lorefice)e del sindaco Roberto Lagalla. A scoprire il drappo rosso della targa è stato un nipote di p. Pino Puglisi.
Il Poliambulatorio popolare si trova dentro un bene confiscato alla mafia – sito in via San Ciro 23 -, per il quale il Centro Padre Nostro paga un canone d’affitto. La gestione delle prenotazioni sanitarie sarà affidata alle cure amorevoli di suor Mathew Bindu delle Maestre Pie di Santa Rosa Venerini che, tra le altre qualità, è infermiera professionale che ha maturato esperienza in Africa e a Roma. Lo staff dei medici volontari sarà composto da risorse professionali specializzate, previo accordo con l‘Ordine dei Medici di Palermo. Tra le novità sarà presente il cubo della salute, una sorta di ambulatorio mobile di telemedicina per la prevenzione e la cura di alcune malattie. I reparti sanitari operativi saranno: ginecologia, urologia, cardiologia, medicina generale, medicina dello sport, oculistica, dermatologia e diabetologia.
Una delle stanze del Poliambulatorio è stata intitolata a Tania Priolo che è una ragazza di Brancaccio morta nel 2014 per un ascesso dentale. “Mia figlia è morta a 18 anni – ha detto commossa Nunzia Lauricella, mamma di Tania – e per me avere una stanza che porta il suo nome è una cosa bellissima. Questo Poliambulatorio non permetterà più che ad altri giovani succeda quello che è avvenuto a Tania”.
Tutti gli abitanti del quartiere hanno accolto con gioia la nascita della struttura. “Vivo a Brancaccio da sempre e ho conosciuto p. Pino Puglisi quando avevo 18 anni – ha aggiunto Carola Schirò, mamma di tre figli –. Il suo impegno principale era quello di togliere i giovani dalla strada rispondendo a tutti i nostri bisogni. Prima Brancaccio era un inferno ma oggi non lo è più.Questo ambulatorio è uno dei desideri che aveva padre Pino; sono molto felice per il mio quartiere”.
“Già nel 1991, il Beato Giuseppe Puglisi aveva preso atto che a Brancaccio mancava tutto, anche un Poliambulatorio sanitario – ha sottolineato Maurizio Artale, presidente del Centro Padre Nostro -. I medici volontari, per il momento saranno 8 ma crediamo che il numero di competenze professionali crescerà. Il Poliambulatorio per alcune cure di primo soccorso andrà ad alleggerire i servizi di pronto emergenza degli ospedali. Per trattamenti sanitari più complessi la persona verrà indirizzata presso la clinica convenzionata Villa Maria Eleonorache ha sostenuto il progetto. Grazie a chi ci ha creduto e sostenuto, siamo contenti di avere questo importante presidio di solidarietà e prossimità per tutta la gente di Brancaccio”.
Tra gli altri, all’inaugurazione erano presenti l’assessore regionale Alessandrò Aricò e il senatore Raoul Russo.
L’ambulatorio popolare di Prossimità ha ricevuto il sostegno delle seguenti realtà: gruppo Villa Maria Eleonora Hospital, del vicepresidente della Camera Giorgio Mulè, Assessorato Regionale alla Famiglia, Presidenza della Regione Siciliana, gruppo bancario BPM, FILCA CISL nazionale e regionale, Inner Wheel Palermo Igea e LDR SOLUTION.