PALERMO. Il “ddl anti-crack“ approda domani all’Ars. E uno dei principali promotori, Sos Ballarò, esprime la sua soddisfazione: “La notizia arriva in un momento di crisi profonda, in cui l’epidemia di consumo di sostanze, soprattutto il crack, si diffonde sempre più non solo tra le vie di Ballarò e Palermo ma in tutta la regione Sicilia. Negli ultimi tempi abbiamo visto abbassarsi l’età media dei e delle consumatrici, mentre si allargano le zone di consumo e crescono gli effetti collaterali come i piccoli furti o il numero di persone che vivono in strada. L’attenzione mediatica sul tema è a livelli altissimi, ma da sola non basta. Servono misure legislative di prevenzione e cura sociosanitaria efficaci ed efficienti, che vedano il settore pubblico protagonista di fianco a quello privato e alla società civile. Serve che il disegno di legge 551 venga discusso, approvato e applicato nel più breve tempo possibile”.
Il ddl è frutto di un percorso cominciato il 4 novembre 2022 con il corteo cittadino “Emergenza Crack” e ha coinvolto tutta la collettività, dal dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Palermo e i suoi studenti e studentesse alle associazioni di tutto il territorio regionale, passando per i Ser.D, le parrocchie, i e le cittadine che riconoscono le dipendenze come un problema di salute sociale. “Tutte e tutti abbiamo lavorato affinché le esperienze, le conoscenze dal basso e le legislazioni in tema di dipendenze patologiche potessero essere espresse in una proposta di legge efficace volta a colmare le lacune esistenti che hanno peggiorato la situazione dei soggetti con dipendenze patologiche, con doppia diagnosi, delle loro famiglie e in senso allargato, di tutta la comunità”, si legge in una nota.
SOS Ballarò, parte di questa comunità, si assume la responsabilità di “monitorare il dibattito in aula e, una volta approvata la proposta di legge, che i servizi e le attività di prevenzione e di cura vengano tempestivamente ed efficacemente implementati”. “Ci auguriamo che il budget messo a disposizione dalla Regione Sicilia rappresenti una spesa adeguata a garantire i livelli essenziali di assistenza in materia di dipendenze per tutte e nove le province, e che si mantenga un equilibrio tra le misure di prevenzione e di cura sociosanitaria. Siamo convinti e convinte che entrambi gli aspetti siano fondamentali per garantire la salute sociale”.
L’impegno dell’organizzazione va oltre l’immediato: “Nei prossimi mesi e anni continueremo ad informare la città di Palermo e il resto della rete regionale sulla discussione in aula e sull’attuazione della legge. Nel caso in cui dovessimo rilevare incongruenze o mancanze, siamo pronti e pronte a scendere nuovamente in piazza, al fine di rivendicare dei servizi efficaci ed efficienti, capaci di prendersi cura dei cittadini e cittadine in condizioni di fragilità legate alla dipendenza. Il lavoro sociale ed educativo del terzo settore, se non coadiuvato dalla presenza di servizi pubblici di qualità, rimane un intervento parziale. Auguriamo a tutta l’Assemblea Regionale una discussione proficua ed organica, che si faccia carico di tutte quelle necessità che la cittadinanza negli ultimi anni ha espresso come bisogni fondamentali per la salute di tutti e tutte”.