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mercoledì, 19 Marzo 2025
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A Palermo il primo convegno sulle periferie per “donare nuovi segni di rigenerazione e speranza”

Rappresentanti politici nazionali, regionali, cittadini e autorità civili, religiose e militari in dialogo nella parrocchia di Borgo Nuovo

Yuri Testaverde
Yuri Testaverde
Ha studiato Scienze Politiche all'Università La Sapienza di Roma. Impegnato nel mondo sociale, è stato membro attivo di diversi progetti in ambito socio-politico tra Roma e Palermo, dove ha curato le pubbliche relazioni per il network RenUrban. Dal 2018 collabora con il mensile Cntn e, da ottobre 2020, con "Il Mediterraneo 24"
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PALERMO. Nei giorni scorsi, a Palermo, il 1°Convegno sulle Periferie: “Una società che non cura le periferie è malata”, coordinato dal direttore GDS-TGS Marco Romano ed organizzato dalla Parrocchia San Paolo Apostolo del quartiere di Borgo Nuovo e dall’associazione Giovani 2017 3P, dedicata a padre Pino Puglisi.
Un evento molto partecipato che ha visto la presenza anche di altre parrocchie e realtà della zona, ricco di interventi da parte di rappresentanti politici nazionali, regionali, cittadini e autorità civili e militari, presenti per dare forza al messaggio che è venuto fuori da questa intensa giornata: non una semplice passerella già vista e rivista, ma opportunità di impegno per dare concretezza al sogno e al segno di una rigenerazione urbana, che possa ripartire proprio dalle periferie e dai più piccoli.

E proprio gli alunni delle elementari dell’ICS Rita Levi Montalcini e delle medie dell’ICS Russo-Raciti, accompagnati dai loro insegnanti, sono stati i veri protagonisti della giornata, e per tutta la durata dell’incontro sono rimasti sul palco, mentre le autorità sono rimaste sedute nelle prime file ad ascoltarli. Christian, Dalila, Emanuele, Giulia, Alessandro, Giorgia, Virginia, Alisea (sperando di non dimenticarne qualcuno), hanno potuto esprimere le loro richieste e i loro pensieri, che spesso si sono alternati tra sogni e desideri: desiderio di “un quartiere più vivibile, con più spazi per i ragazzi e gli anziani, piste ciclabili e scuole più funzionali”, o ancora “più parchi e spazi verdi per tutti” e infine “strade pulite ed illuminate, sicurezza, rispetto della raccolta differenziata ed attenzione per il territorio”.

Attenzione e cura verso il territorio che sono stati il vero leitmotif dell’incontro, come sottolineato dall’organizzatore e parroco, padre Antonio Garau: “Le realtà più vicine al territorio, tra le quali la Caritas della zona, hanno fatto compilare un sondaggio anonimo a diverse persone del quartiere, ed è emersa molta marginalità e anche sfiducia verso il futuro ed il mondo della politica. Vivo questa difficile realtà di Borgo Nuovo da ormai 14 anni, e vogliamo dare voce a chi non ha voce; il nostro è un grido di denuncia, di attenzione e di cura del territorio. Dato che poco è stato finora fatto, ora serve da più parti la concretezza nell’immediatezza, e speriamo che da questo incontro si riparta affinché le periferie siano al centro dei progetti presenti e futuri”.

L’occasione del Convegno sulle Periferie è propensa per ricordare la triste condizione di semi-abbandono in cui versa la stessa Parrocchia di San Paolo, da circa 20 anni ridotta praticamente a magazzino e in attesa di rifacimento. “Nonostante la chiesa sia chiusa dal 2005, con impegno e dedizione riusciamo a seguire in oratorio circa 36 ragazzi – afferma Gemma Ocello, presidente della ETS Giovani 2017 3P – e oggi la vostra presenza qui vuole essere un forte messaggio di speranza per noi e per tutti”.

E proprio sulla volontà di rinsaldare impegno e responsabilità, si è ampiamente soffermato il Ministro per lo sport e i Giovani, Andrea Abodi: “Spero che incontri come questo si ripetano spesso perché questo è un luogo che, nonostante le difficoltà, mi sta emozionando ed è qui che si rinsaldano i rapporti tra istituzioni e comunità. La nobiltà della responsabilità onora la vita e motiva a fare bene e meglio, dunque bisogna limitare le parole e far parlare i fatti. Sul rifacimento della parrocchia, mi assumo questa responsabilità in sinergia con gli altri attori sociali, in modo che da qui ad un anno si possano iniziare a vedere i frutti e il forte segno dell’impegno”.

Sulla grande forza dei segni di rigenerazione ha insistito l’Arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice: “Se facciamo nostre le sofferenze degli altri compiamo atti di liberazione, ma se non assumiamo segni di rigenerazione, dobbiamo essere consapevoli che lì stiamo dando spazio alla mafia, che ha tutto l’interesse per alimentare il disagio. Nessuno deve permettersi di rapire il futuro dei nostri ragazzi con logiche di distruzione, non lo dobbiamo mai permettere. Abbiamo fortemente bisogno di occuparci della polis e di fortificare alleanze educative che coinvolgano più fronti sociali, e la scuola non può che essere al centro di queste realtà, per stimolare la formazione alla cittadinanza”.

Per il Sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, “serve un impegno comune e ognuno lo faccia con le proprie responsabilità, a partire dalle istituzioni stesse, affinché Palermo diventi una città che possa vivere la normalità tagliando i tempi della burocrazia, perché da tutto questo ne consegue l’attenzione e la qualità dei servizi che si possono riuscire ad offrire, anche nelle periferie, in tempi certi”.

Numerosissimi gli interventi che si sono susseguiti, sempre sulla scia di un impegno concreto affinché possa avvenire un rilancio delle periferie e del territorio attraverso l’agire comune: da quello dell’Assessore Regionale alla Famiglia Nuccia Albano, al Prefetto di Palermo Massimo Mariani, fino al Vice-Questore di Palermo Virgilio Alberelli e a quello di Carlo Lenzi, Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Palermo. E ancora il Generale di Divisione dell’Arma dei Carabinieri Giuseppe Spina e il Comandante della Polizia Municipale di Palermo, Angelo Collucciello.

Alessandro Lombardi, Capo Dipartimento per le politiche sociali, del terzo settore e migratorie del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha voluto sottolineare l’egregia risposta al coordinamento ministeriale da parte degli Ambiti Territoriali Sociali delle regioni meridionali, ed annunciato di mirare all’importante obiettivo di avere 1 assistente sociale ogni 5000 abitanti. “Auspico che le istituzioni possano dare sempre più fiducia, supporto e spazio a realtà del terzo settore ed associazioni, perché sono dei veri e propri esercizi di democrazia in grado di incidere sul territorio” ha poi concluso.

Claudia Caramanna, Procuratore Tribunale per i Minorenni di Palermo, riporta poi esplicitamente al tema: “Se non curiamo le periferie anche attraverso i diritti dei bambini  e dei minori, reiteriamo il concetto di città malata ed alienante, e noi questo non possiamo e non dobbiamo permetterlo. Ci vuole coraggio per imparare a fidarci delle istituzioni, ma esse stesse hanno bisogno dei sogni dei bambini”.

E, a tal proposito, come non ricordare la riflessione di Dalila, alunna della scuola elementare Rita Levi Montalcini, che dal palco ha emozionato tutti: “E’ bello sapere che le istituzioni possano avere a cuore il nostro territorio in modo concreto. Non voglio esagerare, ma è bello poter sognare!”.

Alessandro, 13 anni, studente dell’ICS Russo-Raciti, ha invece ricordato che “imparare a ragionare può dare fastidio a qualcuno, e che la scuola può fare molto”. Ed ha poi concluso descrivendo come vive il quartiere: “Amo vivere a Borgo Nuovo, ma qui c’è il rischio di annoiarsi, e spesso le strade alternative alla noia non sono edificanti; io stesso non vado fiero di aver sperimentato per strada queste trappole, ma la scuola, gli insegnanti e la passione per lo scrivere storie mi hanno aiutato a riprendermi”.

Infine, lo spazio per gli interventi di coloro che descrivono le spinose questioni con cui hanno a che fare concretamente ogni giorno nel quartiere, ma anche chi coglie i semi e le prove della solidarietà, come descritto dalla responsabile Caritas territoriale Anna Maria Proietto.

Le conclusioni del convegno vedono il sindaco Lagalla annunciare la riapertura a breve del Centro Anziani di Borgo Nuovo, ma soprattutto il comune intento, assieme a quello del ministro Abodi e del governo stesso, di prendersi carico di far partire i lavori di rifacimento della parrocchia di San Paolo, con monsignor Lorefice che si è detto pronto a celebrare la santa messa, dopo un ventennio, al momento della fatidica riapertura.

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